Dopo il forte interesse del mercato per il Lyxor Smart Cash UCITS ETF – EUR, uno strumento per la gestione della liquidità che ha raccolto oltre 1 miliardo di Euro in un anno, Lyxor quota su Borsa Italiana l’omologo Etf in dollari.
Il nuovo Lyxor Smart Cash UCITS ETF – USD (codice Isin LU1248511575), armonizzato UCITS IV e denominato in dollari, è negoziabile su Borsa Italiana in euro dal 3 febbraio 2016, con un lotto minimo di un Etf.
Si tratta di un Etf per la gestione della liquidità innovativo ed unico nel suo genere: esso si pone come alternativa agli Etf su Fed Fund, ai fondi monetari, ai depositi bancari e agli strumenti finanziari di breve termine. Inoltre, essendo esposto alle fluttuazioni del cambio EUR/USD, si configura come uno strumento per investire su un possibile apprezzamento del dollaro sull’euro.
L’Etf implementa, in modo efficace, una strategia sostanzialmente basata su contratti di pronti contro termine: essa non comporta l’assunzione di maggiori rischi di tasso e di controparte ed è tale da beneficiare dell’eventuale rialzo dei tassi. Ad oggi, giorno dopo giorno, la NAV dell’ETF è sempre stata crescente. Inoltre all’Etf, in quanto Sicav, la procedura di Bail-in non si applica.
Il rendimento stimato atteso su base annua dell’Etf in USD è di circa 0,45% sopra il tasso FED FUND, mentre per l’ETF in EUR è di circa 0,25% sopra il tasso EONIA. Il rendimento stimato atteso è una previsione di Lyxor, non è garantito, è al netto del TER (costi dell’ETF) ed è al lordo degli oneri fiscali e dei costi di negoziazione.
“Si tratta di tassi di remunerazione interessanti – spiega Marcello Chelli, referente per l’Italia dei Lyxor ETF – da quando la BCE ha abbassato il tasso ufficiale (deposit facility) a -0,30%. Registriamo infatti un numero crescente di fondi, società, istituzionali e privati che vengono penalizzati dai propri intermediari con tassi negativi sulla liquidità lasciata in giacenza”.
L’Etf beneficerà, sia su Borsa Italiana sia OTC (Over The Counter), di condizioni di negoziazione eccezionali, grazie ad uno spread bid-ask di un decimo di basis point (0,001%) e alla possibilità (solo per gli istituzionali che operano OTC e previa conferma del proprio broker) di liquidare non solo a T+2, ma anche a T+1, al fine di gestire improvvisi deficit o surplus di liquidità.
L’Etf , per raggiungere i propri obiettivi di rendimento, può investire in una pluralità di strumenti e contratti ed ha l’obiettivo, su base giornaliera, di annullare/mitigare il rischio di controparte.