Etp, gli short e leverage guidano i flussi delle commodity e degli azionari

Boost Etp, provider specializzato in exchange-traded product (ETP) short e leverage (S&L), ha pubblicato a dicembre la relazione trimestrale sui flussi globali di prodotti ETF/ETP S&L. Secondo il report, le masse gestite degli ETP S&L sono rimaste vicine al picco record di 68mld di dollari raggiunto a fine dicembre 2015, segnando un rialzo del 14% rispetto all’anno precedente. Un risultato ottenuto anche grazie all’aumento a livello globale degli investimenti su questi prodotti.

Gli investitori in ETP S&L possono esprimere un sentiment sia rialzista che ribassista selezionando ETP a leva (leverage) oppure inversi (short). Pertanto, i dati sulle masse gestite degli ETP S&L possono rivelare la pluralità del sentiment degli investitori molto più chiaramente di quanto mostrato dai flussi o dalle cifre sugli AUM (l’attivo gestito) dei fondi comuni e di altri prodotti ETP. Poiché gli ETP S&L in genere sono detenuti in portafoglio per periodi temporali più brevi e vengono utilizzati principalmente per un posizionamento più tattico, i dati sui flussi e gli AUM dei medesimi sono in grado di presentare uno spaccato affidabile del sentiment di una fascia relativamente sofisticata d’investitori. Il report di Boost sui flussi globali degli ETF/ETP S&L evidenzia i trend e i flussi principali dei prodotti ETP S&L in tutte le asset class e aree geografiche.

“A dicembre si è concluso un anno record per gli ETP short e leverage poiché gli investitori hanno approfittato del contesto di persistente volatilità per posizionarsi opportunisticamente o coprire le esposizioni Nick Leung, Research Analyst di WisdomTree Europe – il sentiment ribassista sul segmento del fixed income, a seguito del primo rialzo della Fed dal 2006, è stato frenato dai timori sulla decelerazione della Cina in un clima di calo della fiducia nel settore industriale, che ha esercitato delle pressioni sul renminbi. Ciò ha provocato riscatti per un valore di 260mln di dollari sugli ETP short che replicano il debito USA, accelerando la liquidazione delle posizioni corte che erano state costruite nel primo semestre del 2015. Al contempo, gli investitori in ETP azionari S&L hanno reagito all’aumento dei tassi della Fed riposizionandosi al rialzo sull’azionario USA ed europeo, come appare chiaramente dai flussi contrastanti sugli ETP short e long”.

“I flussi sull’azionario giapponese hanno continuato a rafforzarsi ma il posizionamento è stato eterogeneo, con altri 870mln affluiti in ugual misura sulle posizioni lunghe e corte durante il mese scorso – ha poi aggiunto Leung – gli afflussi del 2015 su prodotti ETP S&L che replicano l’andamento dell’azionario giapponese oggi superano i 5,2mld. Anche gli ETP S&L sulle commodity hanno assistito a ingenti flussi in entrata, pari a 710mln a dicembre 2015, grazie alle scommesse contrarian in risposta al deprezzamento del renminbi che ha sollevato tensioni geopolitiche in Asia”.

Oggi i prodotti ETP S&L coprono tutte le principali asset class ed aree geografiche. In termini di asset allocation, a fine dicembre, gli ETP azionari hanno attratto ben il 72% degli AUM totali (49,8mld di dollari), seguiti dal debito (12%, 8mld) e dalle commodity (9%, 6mld). Nel segmento azionario, la maggioranza degli AUM ha coinvolto i titoli large e small cap statunitensi (17,5mld), dell’area Asia-Pacifico (13,7mld) ed europei (5,9mld). In Europa, i più popolari sono gli indici europei broad-based (2,4mld di masse in gestione), seguiti da Germania (1,4mldUSD), Italia (626mlnUSD) e Francia (520mln). Nel segmento del debito, la maggior parte delle masse interessa i titoli di Stato USA (4,8mld), tedeschi (1,4mld), italiani (203mln) e l’obbligazionario governativo focalizzato sulla regione europea (197mln). Per ciò che concerne le commodity, il petrolio è la materia prima più gettonata (3,6mld di AUM), seguito dal gas naturale (739mln), dall’oro (696mln) e dall’argento (539mln).

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