Ubs quota due nuovi Etf Fixed Income e apre la gamma ai Paesi Emergenti

A poche settimane dal lancio della gamma di Factor ETF hedged, Ubs Etf quota su Borsa Italiana due nuovi ETF obbligazionari. La nuova quotazione porta a Piazza Affari due strumenti innovativi (in quanto replicano indici non disponibili con altri ETF), consente alla gamma Fixed Income di UBS ETF di aprirsi ai Paesi Emergenti e conferma la forte attenzione dell’emittente verso gli ETF hedged, uno dei principali driver che hanno caratterizzato la crescita di UBS ETF negli ultimi due anni. I nuovi strumenti sono:

Nel dettaglio, l’ETF sul debito sovrano dei Paesi Emergenti replica il Barclays Emerging Markets USD Sovereign & Agency 3% Country Capped Bond Index composto, attualmente, da oltre 100 obbligazioni espresse in dollari, con un ammontare minimo di 500 milioni di dollari. Per offrire un’ampia diversificazione, l’indice prevede che il peso di ogni singolo Paese emittente non possa superare il 3%.

UBS ETF – Barclays Capital US 1-3 Year Treasury Bond UCITS ETF (hedged to EUR) A-dis è, invece, la versione hedged di uno degli ETF storici di UBS, quotato a Milano tre anni fa, e offre agli investitori la possibilità di investire su un indice a capitalizzazione di mercato che comprende 90 bond governativi USA con scadenza compresa tra 1 e 3 anni. Nell’attuale contesto di mercato (indici azionari in forte calo e rendimenti obbligazionari molto contenuti), questo strumento può essere impiegato anche da quanti anche da quanti sono alla ricerca di un investimento a breve termine.

«Attraverso questa nuova quotazione – afferma Simone Rosti, Responsabile UBS ETF Italia – UBS ETF conferma la sua propensione all’innovazione. Uno dei vantaggi più significativi dell’ETF Fixed Income sui Paesi Emergenti è la forte diversificazione degli emittenti imposta dall’indice che UBS ha scelto e che consente di offrire un’effettiva e duratura diversificazione. Dal nuovo ETF sui Treasury americani, il primo in assoluto in versione hedged, ci aspettiamo poi un importante contributo alla conferma della nostra leadership europea nel campo degli ETF di questo tipo che, nel 2014 e nel 2015, hanno saputo catalizzare il 60% dei flussi arrivati su ETF hedged in tutta Europa».

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