Etp, flussi in aumento sull’oro, sul petrolio e sul rame

a cura di Etf Securities

Gli ETP sull’oro hanno registrato i maggiori afflussi giornalieri e settimanali, dopo che il sell-off del mercato azionario europeo, guidato dal settore bancario, ha indotto il rally del 7.3% del prezzo dell’oro. Mentre gli ETP sul petrolio hanno registrato afflussi per la nona settimana consecutiva, poiché gli investitori continuano ad avere fiducia in una ripresa dei prezzi del petrolio nel breve periodo. Il prezzo del rame, al contempo, è calato sotto i 4,500 dollari statunitensi a tonnellata la scorsa settimana, determinando la ricerca di affari da parte degli investitori che hanno accresciuto l’esposizione agli ETP long sul rame.

Nel dettaglio, gli ETP sull’oro hanno registrato 552.1 milioni di dollari statunitensi di afflussi la scorsa settimana, i maggiori afflussi settimanali di sempre. Mentre le banche europee vedevano una leggera ripresa venerdì, il sell-off che ha caratterizzato la maggior parte della scorsa settimana ha influenzato la fiducia degli investitori verso la stabilità del sistema finanziario europeo. La pressione di mercato sta crescendo di conseguenza e spinge la Banca Centrale Europea ad aggiungere ulteriori stimoli in occasione del prossimo meeting. La dichiarazione della Presidente della Federal Reserve Yellen la scorsa settimana non ha fornito nuovi indizi sulla possibilità che il FOMC continui ad alzare i tassi a marzo. La preoccupazione sulla situazione oltreoceano e il possibile impatto sull’economia statunitense ha diminuito le probabilità di un rialzo dei tassi negli USA nel 2016 sotto il 30%. Il dollaro statunitense di conseguenza è calato dell’1% circa la scorsa settimana, fornendo ulteriore sostegno all’oro. Questo ha svolto perfettamente il ruolo di bene rifugio, crescendo a 1,241 dollari statunitensi all’oncia la scorsa settimana. Gli ETP sull’oro hanno registrato di conseguenza 552 milioni di dollari statunitensi di flussi, dei quali 345 milioni in un solo giorno.

Anche gli ETP sul petrolio continuano a registrare afflussi, con le commodity che restituiscono i recenti guadagni. La scorsa settimana ha registrato 50 milioni di dollari statunitensi di afflussi netti sugli ETP long sul petrolio e 8.5 milioni di afflussi sugli ETP short. Le scorte di petrolio americano sono diminuite di 755,000 barili per la prima volta dall’inizio di gennaio. Per quanto superiore alle attese, il calo delle scorte di petrolio americano non è riuscito a sostenere i prezzi. La scorsa settimana ha visto un calo del prezzo del Brent e del WTI rispettivamente del 13% e 17%, poiché entrambi i report mensili dell’International Energy Agency e dell’Energy Information Administration hanno confermato nuovamente lo stato di eccesso di offerta del mercato globale del petrolio. Entrambi evidenziano che si sono verificati pochi cambiamenti per giustificare una solida ripresa dei prezzi, e le previsioni su quelli del petrolio restano basse per quest’anno. Mentre non ci sono segnali di discussioni in corso nel cartello dell’OPEC, sta aumentando il numero di Paesi che chiedono l’avvio di un confronto e un’indiscrezione su un potenziale meeting potrebbe essere sufficiente per determinare un rally del prezzo nel breve periodo.

I prezzi del rame a un livello attraente per i cacciatori d’affari.  Con i mercati cinesi chiusi per le celebrazioni del Nuovo Anno della scimmia la scorsa settimana, il recente momentum del prezzo è svanito. Il sentiment debole degli investitori, dovuto al crollo delle banche europee, ha inciso sul prezzo del rame, sceso di nuovo sotto i 4,500 dollari statunitensi a tonnellata, favorendo l’interesse dei cacciatori di affari. Gli ETP long sul rame hanno visto 12.3 milioni di dollari statunitensi di afflussi la scorsa settimana, mentre gli ETP short sul rame hanno visto 1.4 milioni di dollari statunitensi di deflussi netti, a dimostrazione del fatto che il sentiment verso il metallo sta probabilmente recuperando con la crescita del momentum verso i metalli e il settore minerario.

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