Allocazione ancora difensiva: la view di Allianz GI

A cura di Allianz GI
Nonostante le divergenze tra i Paesi avanzati, a livello globale la politica monetaria resta espansiva. La crescita mondiale dovrebbe avvicinarsi al potenziale e si conferma modesta. Di recente, i dati macroeconomici dei Paesi industrializzati hanno evidenziato un indebolimento. Alcune nuvole che si profilano all’orizzonte riguardano la minore crescita degli utili aziendali, i rischi geopolitici e rischi di liquidità. Dobbiamo aspettarci ancora un’elevata volatilità. Anche i rischi legati al rallentamento in Cina rendono preferibile un’allocazione più difensiva. Nel quadro di crescita modesta e rendimenti scarsi, i dividendi rimangono una componente fondamentale della performance azionaria complessiva.
Azioni Europa: Overweight
• Nell’Eurozona prosegue la ripresa congiunturale. La solidità della domanda interna è sostenuta dall’aumento del potere d’acquisto legato al prezzo del petrolio e dai graduali progressi sul mercato del lavoro.
• Anche se attualmente un riacutizzarsi della crisi del debito nell’Eurozona appare improbabile, le posizioni “TARGET2”
e il dibattito sulla crisi dei rifugiati evidenziano i rischi politici impliciti negli investimenti nell’area. Tuttavia, non vanno dimenticati i passi importanti già compiuti verso un’Unione Monetaria sempre più compatta.
• Le azioni di Regno Unito e Area Euro presentano mediamente valutazioni interessanti.
Azioni USA: Equalweight
• Rispetto al trend positivo registrato recentemente, nel
quarto trimestre 2015 l’economia statunitense ha deluso le aspettative, in parte a causa della debolezza delle scorte.
• Il rafforzamento del dollaro e il calo dei prezzi delle commodity pesano sull’inflazione, ma sostengono il potere di acquisto dei consumatori. La ripresa trainata dai consumi dovrebbe proseguire nei prossimi trimestri grazie al miglior andamento dell’occupazione.
• Occorre inoltre tener presente che la recente decisione della Fed riguardo ai tassi indica che la Banca Centrale prevede il proseguimento della fase di espansione economica.
• Allo stesso tempo, il ciclo economico in fase avanzata e le valutazioni elevate limitano il potenziale di rendimento dell’asset class. Il P/E di Shiller (rapporto prezzo/utile depurato delle oscillazioni cicliche) si attesta ben al di sopra della media di lungo periodo.
Azioni Giappone: Equalweight
• Un’attenta analisi rivela che l’andamento dei prezzi al consumo è fortemente condizionato dal calo dei costi di energia e materie prime, rendendo necessario porre particolare attenzione quando si parla di deflazione con riferimento al Giappone. Non si può ancora escludere un possibile fallimento dell’”Abenomics”.
• La redditività delle aziende giapponesi è diminuita. Un ulteriore deprezzamento dello Yen potrebbe però dare nuovo slancio.
• Gli investitori in titoli giapponesi devono prestare particolare attenzione al rischio di cambio.
Azioni mercati emergenti: Equalweight
• Il divario congiunturale tra i Paesi emergenti è considerevole. I nostri modelli di analisi della congiuntura cinese indicano un ulteriore rallentamento. Il settore immobiliare resta un’area critica nonostante i primi segnali di stabilizzazione. Sul fronte della produzione prosegue la deflazione.
• Da una prospettiva geografica, si dovrebbero preferire le azioni dei Paesi avanzati rispetto a quelle dei Paesi in via di sviluppo. Non si esclude tuttavia una possibile ripresa dell’azionario emergente in caso di stabilizzazione dei dati congiunturali cinesi, conseguente arresto della fuga di capitali e deprezzamento del dollaro USA. Dal punto di vista strutturale si suggerisce comunque un approccio cauto.
Settori e materie prime
• L’economia mondiale è ancora troppo debole per poter supportare i titoli ciclici. È pertanto opportuno continuare a prediligere gli asset difensivi, almeno fino a che la congiuntura globale non avrà acquistato un ritmo sostenibile.
• L’oro dovrebbe essere favorito da costi di produzione contenuti, ma non si prevedono rialzi delle quotazioni degni di nota. Il contesto di tassi reali bassi rappresenta da sempre un fattore positivo per il metallo giallo poiché implica un basso costo/opportunità per gli investimenti in questa commodity, ma si sta lentamente esaurendo.
• La crescita economica contenuta, soprattutto nei Paesi emergenti e in particolare in Cina, non alimenta la domanda,
e quindi non accelera la conclusione della fase di debolezza delle materie prime.
Tema di investimento: azioni growth
• In termini di stili di investimento, il contesto di bassi rendimenti favorisce le strategie di tipo growth rispetto a quelle value, che puntano sui titoli fortemente sottovalutati.
• A tal proposito è importante evidenziare che le azioni growth non richiedono necessariamente una forte espansione dell’economia reale. Al contrario, spesso questi titoli possono trarre vantaggio proprio dal fatto di poter aumentare il fatturato e crescere indipendentemente dal contesto congiunturale generale.
Obbligazioni internazionali: Underweight
• L’inflazione globale segue l’andamento dei prezzi delle materie prime. La crescita della massa monetaria, tuttavia, non lascia presagire una deflazione a livello mondiale.
• È probabile un aumento ciclico dei rendimenti delle obbligazioni governative statunitensi e britanniche legato alla svolta della politica monetaria e alle valutazioni ambiziose.
• I rendimenti dei titoli governativi giapponesi dovrebbero mantenersi ancora modesti.
Obbligazioni in Euro: Overweight
• Nell’Area Euro la Banca Centrale ha inaugurato una nuova fase della Financial Repression con l’estensione del programma di QE per altri sei mesi e il nuovo taglio del tasso di deposito.
• Rispetto ai livelli pre-crisi, le obbligazioni periferiche dell’Eurozona continuano a scontare maggiori probabilità di default nei prossimi 5 anni. In futuro il segmento potrebbe risentire della lentezza delle riforme, ma al momento beneficia della prosecuzione della ripresa, dei passi avanti in materia di consolidamento fiscale e della politica monetaria accomodante della BCE.
• La curva dei rendimenti dell’Eurozona dovrebbe mantenere l’attuale direzionalità: i titoli a breve e media scadenza saranno sostenuti dalla politica di tassi negativi della BCE, mentre
i rendimenti dei titoli con scadenze più lunghe potranno oscillare, senza però subire rialzi duraturi.
Obbligazioni mercati emergenti: Equalweight
• Alcuni fattori strutturali, tra cui l’indebitamento elevato e il rallentamento del potenziale di crescita di alcuni Paesi dell’area, hanno provocato un peggioramento delle prospettive di lungo periodo delle obbligazioni governative dei mercati emergenti.
• Il debito estero delle aree in via di sviluppo è ancora moderato ma è in aumento, e i diversi Paesi evidenziano andamenti disomogenei.
• Al contrario di Cina, Brasile e India, le aree di Hong Kong, Singapore, Malesia, Turchia, Sudafrica, Thailandia e Indonesia presentano un debito estero superiore alla media.
• I rendimenti nominali e reali si confermano interessanti.
Obbligazioni societarie: Equalweight
• Gli spread delle obbligazioni societarie negli Stati Uniti e in Europa si attestano ancora su livelli medi; tendono però ad aumentare nella fase finale del ciclo economico. Dovremmo aver ormai superato il punto di massimo restringimento, in particolare negli USA.
• Le valutazioni ambiziose delle obbligazioni titoli corporate high yield sono compensate dalla politica monetaria espansiva della BCE e dai fondamentali in via di miglioramento.
Valute
• La tendenza rialzista del dollaro USA, che in base al potere di acquisto reale risulta già oneroso, prosegue per effetto delle politiche monetarie divergenti. Si osserva un’elevata correlazione con i prezzi delle materie prime.
• Quasi tutte le valute emergenti appaiono sottovalutate in termini reali rispetto alla valuta statunitense, e lo stesso vale per lo Yen.
• In base al potere di acquisto reale, l’Euro è prossimo al fair value.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!