In arrivo i “Microbond” del Fondo Strategico Trentino – Alto Adige

Il Fondo Strategico Trentino – Alto Adige, gestito da Finint Investments SGR, mette a disposizione nuove risorse per finanziare i progetti di sviluppo delle piccole imprese del Trentino – Alto Adige, destinando una parte della propria dotazione patrimoniale alla sottoscrizione di prestiti obbligazionari di importo contenuto che saranno emessi da società di capitali operanti nel territorio regionale. Si tratta di prestiti battezzati con il termine “microbond” con un valore di emissione compreso fra 1 milione e 2 milioni di euro, una durata compresa fra 3 e 5 anni e un profilo di rimborso di tipo amortising.

I principali requisiti richiesti alle piccole imprese interessate ad accedere all’opportunità sono avere un chiaro e preciso piano di sviluppo da finanziare, almeno 10 dipendenti, un fatturato compreso tra 2 e 15 milioni di euro e un risultato economico positivo negli ultimi due esercizi sociali, oltre ad avere sede nel territorio del Trentino – Alto Adige. Il Fondo è territoriale per la Regione del Trentino – Alto Adige, ma è allo studio una possibile estensione del progetto dei microbond nel Veneto. Il platfond iniziale stanziato per l’emissione di microbond nel primo semestre 2016 è di 10 milioni di euro, a fronte di una dotazione complessiva del Fondo di 230 milioni di cui sono stati già impegnati 52 milioni di euro.

Al fine di potenziare le capacità dello strumento, il Fondo Strategico Trentino Alto-Adige potrà richiedere l’intervento del Fondo di Garanzia per le PMI istituito dal Ministero dello Sviluppo Economico (legge 662/96) con il quale Finint Investments SGR opera già da tempo.

Il progetto è stato lanciato dopo un’attenta analisi di mercato condotta sulle piccole imprese del territorio i cui risultati hanno mostrato oltre 1.000 società “target” potenziali emittenti in grado di soddisfare i requisiti di cui sopra (in maggiore dettaglio, 567 in Provincia di Bolzano e 473 in Provincia di Trento). Tali società impiegano oltre 34.000 dipendenti, di cui oltre 16.000 in Alto Adige e oltre 18.000 in Trentino e operano prevalentemente nei settori del commercio, altri servizi industriale/manifatturiero e costruzioni, in misura meno rilevante nei settori turistico, trasporto, agricolo ed energia/acqua/rifiuti.

Da un punto di vista macroeconomico, secondo il più recente rapporto annuale di Banca d’Italia entrambe le Provincie hanno mostrato segnali di ripresa soprattutto per quanto concerne il settore dei servizi. Le imprese manifatturiere hanno mostrato un trend stabile ma con prospettive di miglioramento. A fronte di queste prospettive confortanti per l’economia reale – testimoniate dall’arresto della contrazione della domanda di credito da parte delle imprese – si deve registrare che le condizioni di offerta di prestiti rimangono selettive, pur in una situazione di un abbassamento dei tassi di interesse applicati. Tenendo conto dei prestiti sia bancari che delle società finanziarie, in provincia di Trento il credito al settore produttivo è diminuito del 4% nella media dei dodici mesi terminanti a giugno del 2015. In provincia di Bolzano, nello stesso arco-temporale, i prestiti al settore produttivo sono tornati a crescere del 2015 segnando un marginale +1% dopo aver registrato tuttavia un prolungato periodo di contrazione.

“Alla luce del quadro economico in ripresa, con prospettive di crescita della domanda di credito a fronte di un’erogazione ancora debole verso il settore produttivo delle piccole imprese – afferma Mauro Sbroggiò, AD di Finint Investments SGR – riteniamo strategico per lo sviluppo del territorio mettere a disposizione anche delle piccole imprese locali una nuova formula di finanziamento per sostenere i progetti di sviluppo e crescita. Come afferma il bollettino regionale di Banca d’Italia sul credito alle piccole imprese, la concessione di finanziamenti bancari risulta ancora in flessione a giugno 2015, rispetto a giugno 2014: tale decremento è pari all’ 1,7% nella Provincia di Bolzano e al 3,1% nella provincia di Trento. La realtà delle piccole imprese è stata fino ad oggi poco considerata dagli strumenti di finanza strutturata, ma abbiamo sempre guardato a tali realtà con un occhio di riguardo, fino a trovare le soluzioni di finanziamento più appropriate”.

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