Intervista di Davide Pantaleo (TrendOnline) a Gianluigi Raimondi, analista tecnico e co-fondatore di Finanzaoperativa.com del 3 marzo 2016
L’indice Ftse Mib ha superato l’area dei 18.000 punti da lei segnalata nell’ultima intervista. Come valuta i recenti recuperi del mercato e quali sono le sue attese nel breve?
Per il Ftse Mib un prossimo test cruciale ci sarà in area 18.585/18.600 punti, livello dove transita la media mobile a 50 sedute. Nell’ipotesi in cui venisse incrociato al rialzo questo ostacolo, i corsi potrebbero allungare ulteriormente il passo e oltrepassare in primis l’area dei 19.000, per poi spingersi fino alla resistenza statica in area 19.600/19.615 punti. Questo movimento sembra essere favorito dal fatto che i principali oscillatori e indicatori tecnici non sono ancora in ipercomprato.
Sarà cruciale posizionare uno stop loss anche abbastanza rigido in caso di discese al di sotto del supporto a 17.840 punti di Ftse Mib. Sono ancora positivo sul nostro mercato ricordando che sarà cruciale il test della media mobile segnalata prima e se venisse confermato il superamento dei 18.585/18.600 allora potrebbe proseguire l’ascesa del nostro indice.
Nel settore bancario come valuta l’attuale impostazione di Unicredit e di Intesa Sanpaolo? Quali indicazioni ci può fornire per questi due titoli?
Unicredit è uscito dal trading range di breve termine con il superamento di quota 3,6 euro e al momento si sta apprestando al test della media mobile a 50 giorni che in questa fase sta tornando ad essere un ostacolo cruciale non solo per Unicredit ma per molti altri titoli. Nel caso di Unicredit la suddetta media mobile passa in area 3,92 euro, oltre cui il titolo potrebbe allungare il passo vero i 4,25 euro e in seguito in direzione dei 4,5 euro.
Per un’operatività long lo stop loss lo posizionerei a 3,68 euro, precedente resistenza e ora supporto per Unicredit.
Da un punto di vista tecnico Intesa Sanpaolo rispetto ad Unicredit è un po’ meno appetibile in ottica di breve termine. Unicredit ha ancora spazio per salire fino al test della media mobile a 50 giorni, Intesa Sanpaolo è molto vicino a questa media che passa in area 2,63 euro. Tra l’altro in area 2,6 euro troviamo un’importante resistenza statica a ridosso della quale il titolo potrebbe disegnare una sorta di doppio massimo. Se questa figura sarà confermata si potrebbe innescare una correzione, motivo per cui sarà cruciale il superamento di area 2,6/2,63 euro, oltre cui avremo un target a 2,8/2,85 euro.
Per Intesa Sanpaolo suggerisco di liquidare le posizioni long in caso di eventuale ritorno al di sotto di quota 2,42 euro.
Anche oggi Luxottica perde pesantemente terreno sulla scia dei deludenti risultati diffusi ieri. quali strategie ci può suggerire per questo titolo?
Luxottica ha incrociato al ribasso in area 50 euro la media mobile a 21 sedute e oggi sta disegnando una brutta candela nera. Nel caso in cui il titolo dovesse scendere ulteriormente e ritestare in area 48 euro il minimo raggiunto lo scorso 9 febbraio, ci sarà una buona probabilità di assistere ad un rimbalzo tecnico almeno di breve termine, a patto che il livello segnalato si mostri un valido supporti. Al di sotto di area 48 euro proseguire il downtrend con target in area 47/46,75 euro.
Partiamo da Generali che sembra ben impostato per proseguire nella fase di recupero in atto. Il titolo si sta rapidamente avvicinando a quota 13,5 euro, oltre la quale potrebbe andare a testare in area 13,95/14 euro la media mobile a 50 sedute. Il titolo ha benzina per arrivare fino ai livelli segnalati anche in vista della nomina del nuovo CEO in agenda a breve.
Un altro tema interessante è Fca che sta provando a superare la soglia tecnica e psicologica dei 7 euro. Il titolo sale non solo per l’operazione editoriale annunciata nelle ultime ore, ma anche sulla scia della presentazione dei nuovi modelli al Salone di Ginevra. Fca dal punto di vista tecnica ha recentemente generato un segnale di forza incrociando al rialzo la media mobile a 50 giorni che al momento passa in area 6,7 euro e ora sta provando a riconquistare area 7 euro. Il primo target ora è la chiusura del gap ribassista lasciato aperto lo scorso 14 gennaio a 7,4 euro, mentre il successivo target lo possiamo individuare in area 7,7/8 euro. A chi volesse acquistare il titolo suggerirei di fissare uno stop loss in caso di ritorni al di sotto dei 6,7 euro, livello dove transita ora la media mobile a 50 giorni.