La corsa verso il basso: diavolerie, schemi a piramide e rendimenti negativi

A cura di Stuart Canning, M&G Investments
Nel racconto di Robert Louis Stevenson “Il diavolo nella bottiglia”, un uomo acquista una bottiglia diabolica in grado di esaudire qualsiasi desiderio di chi ne è in possesso. Ci sono però due tranelli: se morisse con la bottiglia ancora in suo possesso sarebbe condannato alla dannazione eterna e può vendere la bottiglia solo a un prezzo inferiore a quello pagato per acquistarla.
Oggi il Giappone ha collocato titoli di Stato decennali a tasso negativo per la prima volta.
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Quest’emissione va ad aggiungersi al vasto numero di obbligazioni con rendimenti negativi già esistenti nel mercato secondario. Ci sono rendimenti negativi per scadenze di almeno 5 anni in Francia, Germania, Paesi Bassi e Svizzera.
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Non sono molti i detentori di queste obbligazioni ad aver acquistato tali titoli a rendimenti negativi, e non tutti gli acquirenti di queste obbligazioni oggi sono necessariamente motivati dal prezzo.
Tuttavia, quando si acquistano queste obbligazioni attualmente, si ha la garanzia di un rendimento nominale negativo, a meno che non si venda l’obbligazione a qualcuno disposto ad accettare un rendimento persino inferiore in futuro.
In uno schema a piramide si è analogamente dipendenti dal non rimanere “con i cocci in mano”. L’unica differenza è che nello schema a piramide l’investitore successivo non sa che ad aspettarlo c’è una perdita. Ottenere guadagni investendo in titoli di Stato con rendimento negativo è ancora più rischioso. Man mano che i rendimenti toccano livelli ancora più negativi, l’entità della perdita è evidente per tutti.
Nel racconto di Stevenson l’eroe riesce a sfuggire al suo destino trovando qualcuno di ancor più sprovveduto, ma la vicenda è piena di peripezie. Trovare investitori disposti a pagare ancora più di voi per il privilegio di elargire prestiti a un governo dovrebbe essere ugualmente stressante, e sicuramente non una proprietà da voler associare a un asset “sicuro”.

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