Casa, i dati confermano: su i volumi ma prezzi ancora giù

Come un’automobile di una certa età, l’immobiliare italiano tenta di rimettersi in moto ma dopo qualche stentato rombo il motore torna giù di giri. Gli ultimi dati Istat, relativi al quarto trimestre 2015, parlano infatti di un aumento dei trasferimenti immobiliari (misurati in termini di convenzioni notarili a titolo oneroso) del 9,1% rispetto allo stesso periodo del 2014. Aumento, però, che è legato alle abitazioni; mentre per quanto riguarda gli immobili ad uso economico, resta inequivocabile un calo del 2,5%.

Sull’intero 2015 l’Istat rileva comunque una generale crescita del 5,2% nelle compravendite. Il che dovrebbe fare da sostegno ai prezzi degli immobili. Ma ciò non accade, almeno considerando i dati che arrivano da diversi operatori del settore. Dai dati presentati nell’ultima conferenza stampa di Tecnocasa, ad esempio, si nota come nel secondo semestre del 2015 i valori degli immobili siano scesi su tutto il territorio nazionale. In particolare si parla di una contrazione dell’1,8% nelle grandi città, dell’1,5% nei capoluoghi e del 2,5% negli hinterland. A segnare un aumento di un punto decimale è solo Firenze, mentre anche città come Milano e Bologna, solitamente molto care, vedono cali di circa un punto percentuale. A perdere meno valore sono gli immobili del Sud Italia, con un calo dell’1,1%, mentre al Nord la svalutazione tocca l’1,6% e al Centro anche il 2%. Considerato l’intero 2015, la discesa nei prezzi supera in generale il 4%, e anche per il 2016 la discesa potrebbe proseguire fino al 2 per cento… Continua a leggere su ReQuadro.com

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