Fidelity: “La Bce ha sorpreso positivamente i mercati”

Dopo la delusione seguita al meeting di Dicembre della Banca Centrale Europea, Draghi e la BCE hanno compiuto scelte incisive, con risvolti positivi sia per i mercati finanziari che per l’economia reale. La BoJ ha recentemente introdotto tassi di interesse negativi con l’adozione di un sistema a tre livelli e gli investitori temevano che la Banca Centrale Europea potesse adottare uno schema simile, che avrebbe ulteriormente compresso i margini delle banche, riducendone quindi la redditività e la capacità di aumentare i prestiti e assumere rischi. Invece, tramite la nuova serie di LTRO le banche saranno ora sostanzialmente sovvenzionate nella concessione dei prestiti. Questo è un elemento fortemente positivo per il settore bancario, che è stato ipervenduto e sotto pressione negli ultimi mesi.
L’aumento di 20 miliardi di Euro del programma di acquisto di asset è più incisivo di quanto il mercato si aspettasse. Inoltre, l’universo degli asset acquistabili si è ampliato, includendo le obbligazioni di elevato merito creditizio e ciò è fortemente positivo per le asset class maggiormente dinamiche, in un contesto in cui gli spread sulle obbligazioni societarie sono già elevati. Infine il debito governativo dei cosiddetti Paesi periferici beneficerà dell’aumento del programma di acquisti da parte della banca centrale.
David Simner, Gestore di FF Euro Bond Fund e FF Euro Corporate Bond Fund di Fidelity International commenta: “Dopo la delusione di dicembre la BCE ha annunciato oggi una serie di azioni che ha sorpreso in positivo i mercati. In particolare prende il via in Europa una sorta di “QE delle aziende” per le obbligazioni societarie non finanziarie di elevato merito creditizio. Inoltre, una nuova struttura TLTRO consentirà per quattro anni alle banche europee di prendere in prestito denaro dalla BCE ad un tasso negativo, potenzialmente a partire da -40 punti base, proporzionalmente con i prestiti che elargiranno. Ciò dovrebbe incoraggiare ulteriormente i prestiti alle famiglie e alle imprese, riducendo il tasso di interesse dei prestiti e il costo del capitale per le banche.
La BCE ha anche aumentato il volume degli acquisti mensili per 80 miliardi di Euro al mese, cioè un ammontare superiore rispetto a quanto si attendeva il mercato ed uno sviluppo positivo per l’obbligazionario europeo. Il mercato delle obbligazioni societarie europee, che ha spread ai massimi livelli degli ultimi due anni, potrà infatti a mio avviso beneficiare fortemente delle decisioni prese oggi dalla BCE”.
Matt Siddle, Gestore di FF European Larger Companies Fund di Fidelity International aggiunge: “A inizio anno gli investitori hanno cominciato a mostrare preoccupazione circa la salute del sistema bancario, facendo di conseguenza salire il costo del credito. La perdita di fiducia non ha riguardato solo le banche con possibili problemi legati ai crediti in sofferenza, ma ha contagiato la maggior parte degli istituti di credito europei. L’aumento del costo del capitale, unito a una serie di dati economici leggermente nferiori alle attese, ha di fatto spinto al ribasso l’intero mercato. La BCE con il suo intervento ha saputo sorprendere il mercato in positivo, in particolare grazie all’aumento del programma di acquisti di asset e al suo ampliamento a favore delle obbligazioni societarie. Ciò avrà due effetti sull’economia reale: da un lato il credito costerà meno alle aziende, favorendo dunque gli investimenti e la creazione di nuovi posti di lavoro. Dall’altro aumenterà la liquidità del mercato obbligazionario societario in Europa.
Dopo un 2015 che ha beneficiato di una congiuntura economica positiva in Europa con tassi di crescita in ripresa soprattutto nei settori dell’economia orientati ai consumi, nel 2016 dovrebbe pertanto proseguire questo trend favorevole, sostenuto anche dal calo delle quotazioni petrolifere e dalla debolezza dell’euro. Per queste ragioni, a livello di portafoglio, sono in modesto sovrappeso sui settori ciclici con modelli di business difensivi che sono negoziati su multipli di valutazione particolarmente interessanti.
Tra i settori tradizionalmente difensivi, sono in sovrappeso sulla sanità. Inoltre ho una posizione di modesto sovrappeso sui titoli dei beni di consumo discrezionali, con una particolare predilezione per i modelli di business più stabili e ricorrenti.
Tra i servizi finanziari, i crescenti timori per la liquidità hanno gravato significativamente sull’intero segmento bancario dove le svalutazioni non hanno interessato solo gli istituti più deboli e con potenziali problemi di capitale, ma hanno contagiato anche le banche più solide. Ho pertanto colto quest’opportunità per aumentare l’esposizione alle banche caratterizzate da solidi fondamentali e valutazioni comunque interessanti”.

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