Migliora il Cfa Italy Sentiment Index

Dal sondaggio mensile svolto da CFA Society Italy emerge come 60 investitori professionali italiani certificati CFA® siano più positivi sulle prospettive dell’economia domestica: il “Sentiment Index” registra un valore pari a 33,3, in rialzo di circa 19 punti dal recente minimo registrato a maggio. Nel dettaglio delle principali asset class, i tassi di interesse sono previsti in ascesa negli Stati Uniti, soprattutto sulla segmento breve della curva, mentre vi sono aspettative tassi invariati in Europa. Si confermano le attese positive sui mercati azionari, principalmente, per Italia ed Europa, in un contesto in cui il dollaro dovrebbe apprezzarsi contro euro dagli attuali livelli.

“I risultati del sondaggio mostrano un miglioramento della fiducia economica a sei mesi per Italia, area Euro ed Usa, grazie probabilmente ai dati macro in miglioramento sul lato crescita – afferma Mirko Porciatti, Cfa, strategist di Mps Capital Services – in particolare gli ultimi dati macro USA sembrano segnalare un’accelerazione nel trimestre in corso. La novità emersa dai verbali Fed di aprile, dove molti membri erano già a favore di un rialzo tassi a giugno nel caso le condizioni fossero state favorevoli, ha modificato la percezione del mercato su vari asset. Gli operatori hanno aumentato, infatti, la probabilità di un rialzo dei tassi nell’estate. In MPS Capital Services riteniamo che la Fed possa optare per un rinvio del rialzo a luglio o settembre, escludendo la riunione di giugno che si colloca ad una settimana dal referendum sulla Brexit”.

“Il mutato atteggiamento Fed – continua Porciatti – ha probabilmente portato i partecipanti al sondaggio a rivedere al rialzo le attese sui tassi a breve/lungo termine negli USA, mentre in Italia ed area Euro sono previsti tassi bassi alla luce dell’atteggiamento accomodante della BCE. La Fed sta impattando anche sul dollaro, con un maggior numero di partecipanti al sondaggio a favore di un ulteriore apprezzamento del dollaro a sei mesi. In Mps Capital Services ci aspettiamo che l’apprezzamento del dollaro vs euro possa continuare fino ad area 1,10 (eventuale overshooting 1,08) dopodiché, una volta scontato del tutto il prossimo rialzo tassi Fed, si potrebbe assistere ad un recupero dell’euro. Le Autorità USA potrebbero, infatti, non vedere di buon occhio un periodo prolungato di forza del dollaro a causa degli effetti collaterali che avrebbe sull’economia”.

I partecipanti si aspettano un rialzo dell’azionario da qui a sei mesi, soprattutto di quello europeo, mentre i listini USA sono attesi invariati. Gli intervistati si attendono una stabilizzazione dei prezzi del petrolio nei prossimi sei mesi.

“In Mps Capital Services – fa poi notare lo strategist – riteniamo che 50$ di Brent sia un livello importante nel breve periodo, al di sopra del quale l’offerta dagli USA potrebbe tornare ad aumentare (al momento è al minimo da quasi 2 anni), agendo così da freno al rialzo del greggio. Ci aspettiamo un calo del petrolio nel corso dell’estate per poi tornare ai livelli attuali per fine anno. Riconosciamo però che sono presenti elevati rischi rialzisti sul greggio, da ricercarsi nelle numerose incertezze che caratterizzano alcune importanti aree produttive (Nigeria, Venezuela, Canada e Medio Oriente ad esempio). Un livello di petrolio sui valori attuali potrebbe dare una mano all’inflazione. Siamo d’accordo con i risultati del sondaggio che vedono entro sei mesi un aumento dell’inflazione maggiore negli USA, piuttosto che in area euro ed Italia”.

“I fattori di rischio per il quadro emergente dal sondaggio a nostro avviso sono numerosi – conclude Porciatti – Sul fronte politico il referendum sulla Brexit rappresenta il maggiore rischio globale di breve termine, anche se i sondaggi ed i bookmaker inglesi lo vedono poco probabile. Il petrolio è un’altra variabile importante poiché, solitamente, è positivamente correlato con i mercati azionari. Infine da seguire anche l’evoluzione in Cina, al momento in una condizione di rallentamento economico controllato, ma con il rischio di deprezzamento rapido dello yuan sempre in agguato, specialmente nelle fasi di dollaro forte”.

Cfa sentiment index giugno

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