La fortuna di essere un Paese per “vecchi”: l’impatto sui mercati globali della silver economy

a cura di Online Sim

Italia, 2040: in un supermercato dalle ampie corsie i prodotti posti sugli scaffali mostrano packaging chiari, con scritte dai font grandi e i colori accesi, come le pubblicità poste davanti alle decine di comodi divani dislocati vicino alle casse, su cui sono seduti anziani intenti a guardare gli schermi dei propri smartphone. I piccoli negozi in cui comprare beni di prima necessità sono aumentati e i testimonial degli spot televisivi di grandi aziende sono over 60 in forma smagliante, le cui immagini rimbalzano sui più importanti canali social, nei quali la comunicazione non mira più alla fetta giovane della popolazione, ma alla cosiddetta silver economy. Perché? Perché ha un valore economico di 15 trilioni di dollari.

Uno scenario, questo, che forse si realizzerà o forse no, fatto sta che l’attenzione delle aziende nei confronti del grey power sta aumentando sensibilmente, proprio perché siamo e saremo un Paese sempre più per “vecchi”, citando il celebre film dei fratelli Coen. La popolazione europea invecchia velocemente e l’aspettativa di vita si allunga sempre di più. Va da sé, quindi, che il potere di acquisto e di investimento di quest’ampia fetta di popolazione ha un’importanza sempre più centrale. Molte aziende, già adesso, guardano con interesse al potere, in termini economici, che hanno gli over 60.

Come possono, quindi, guadagnarci dalla longevità? Nel comparto finanziario le piattaforme dedicate al risparmio gestito potrebbero proporre soluzioni vantaggiose per la popolazione anziana, proponendo anche strumenti di gestione creati ad hoc per loro: rassicuranti, di facile utilizzo, impiegando una comunicazione più semplice e meno tecnica. I settori farmaceutici e dell’healthcare avranno un ruolo sempre più centrale, dato che l’aumento dei problemi di salute è direttamente proporzionale all’età di un individuo e, ovviamente, ognuno di noi vuole e vorrà godere sempre di ottima salute.

Anche i settori food e fashion avranno un ruolo sempre più centrale per i futuri anziani: prodotti salutari, minori quantità così da evitare gli sprechi, luoghi di aggregazione nei vari negozi di abbigliamento per far incontrare individui che spesso sono soli e commessi dedicati ad ognuno di loro per aiutarli negli acquisti. La comunicazione, come si può immaginare, sarà fondamentale: sono sempre più gli over 60 che utilizzano la messaggistica istantanea o che si interessano ai social network, ecco perché le aziende dovranno modificare le strategie comunicative, così da attrarre i potenziali consumatori e coinvolgerli con semplicità.

Se quindi pensiamo che i giovani sono il futuro del mondo, forse dovremmo ricrederci: secondo un report condotto da Merrill Lynch saranno 2 miliardi le persone con più di 60 anni nel 2050 e, dato che il successo delle aziende è indissolubilmente legato ai consumatori, l’importanza degli over 60 è destinata ad aumentare sempre più, con conseguenti trasformazioni trasversali di tutte le strategie adottate fino ad oggi.

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