Retelit: dopo un lungo sonno potrebbe svegliarsi

a cura di Francesco Maggioni

Il grafico sottostante è un mensile del titolo Retelit, società quotata a Milano e attiva nella fibra ottica, nel cloud e nelle infrastrutture per le telecominicazioni in generale. Ho notato questa azione scorrendo tutto il listo italiano in cerca di idee e ultimamente mi sto focalizzando nella ricerca di azioni che siano in un periodo prolungato di accumulazione. Questo perchè se da una parte un crollo dei prezzi di una azione ha sicuramente un significato di perdita di valore, dall’altro un prolungato (di anni, si intende) stazionamento dei prezzi all’interno di un range sui minimi potrebbe significare, graficamente, come il caricarsi di una molla che prima o poi dovrà rilasciare la compressione.

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Idealmente prima di una ripartenza, in un contesto del genere mi aspetterei una “capitulation”, ovvero un repentino crollo dei prezzi con una esplosione di volumi. La capitulation sarebbe il movimento che decreterebbe la fine della accumulazione e l’arrivo finalmente di una inversione di trend.
Quindi, per essere chiari, mi potrei aspettare un movimento che dai livelli attuali, ovvero 0,63 euro, potrebbe portare il titolo intorno ai 0,30 euro prima di ripartire. Vorrei che fosse ben chiaro. E per chiare bene l’idea di una capitulation inserisco nel grafico sottostante mensile di Apple degli anni 90. La capitulation di cui parlo è il movimento del 1999-2001. Poco importa da cosa sia stato scaturito, questa è una capitulation. Potete notare dopo la capitulation come ha reagito il titolo.

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Tornando al grafico mensile di Retelit, si può evincere che il titolo si trova attualmente di nuovo all’interno di un range (0,44 – 0,79 euro) in cui fa sempre difficoltà ad abbandonarlo. Soprattutto il massimo a 0,79 euro rappresenta una resistenza decisamente importante che ha frenato fino ad ora, ovvero per otto anni, qualsiasi velleità di salita del titolo.

Quindi perchè osservare il titolo proprio ora?
Perchè forse, una mini-capitulation è avvenuta, ma non sul grafico mensile, in cui comunque si può vedere che su questo timeframe, il risultato è stata una candela decisamente rialzista.
Scendendo di timeframe, sul weekly si può vedere come il movimento ribassista di gennaio-febbraio possa essere considerato molto simile a una “mezza” capitulation” in quanto il movimento violento è corretto, ma non è seguito dai volumi. Quindi un movimento da prendere con le molle.

Guardando solo il grafico, molto spesso inversioni di trend generalmente avvengono con movimento cosi violenti a V. Ecco quindi il motivo del mio interesse.

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Operativamente si potrebbe acquistare il titolo non appena ritraccia da questo eccesso, quindi ipotizzare un ingresso intorno ai 0,58 euro, con stop sotto 0,52 euro che escludendo il movimento a V, è un supporto statico rilevante.
Possibili target di arrivo al rialzo la resistenza a 0,79 euro, successivamente 0,94 euro e 1,56 euro.

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