Le implicazioni della Brexit sull’Italia secondo Ubs

A cura di D. Turner (economista) e T. Wacker (analista) di Ubs Wealth Managent

Il rallentamento dell’economia del Regno Unito e l’aumento generale in incertezza in Europa causerà una modesta diminuzione della crescita della zona euro nei prossimi trimestri. In Italia, Ubs prevede una crescita del PIL del 0,9% quest’anno, in calo dal 1,1%, e del 0,9% il prossimo anno, in calo dal 1,2%.

Gli spread sul debito sovrano italiano sono aumentati moderatamente in seguito al voto del Regno Unito, ma la calma è tornata sui mercati, riflettendo le aspettative verso una ulteriore azione della Banca centrale europea.

Data la situazione politica in evoluzione in Italia, ulteriori pressioni sugli spread potrebbero manifestarsi se gli investitori metteranno in discussione l’impegno del paese nel progetto europeo. Riteniamo che questo sia incrollabile e che la pressione sugli spread sarebbe comunque contrastata dal supporto continuativo della BCE.

Non prevediamo cambiamenti alla valutazione media BBB dalle principali agenzie assegnando un outlook di credito dell’emittente Stabile.

Considerando i rendimenti già molto bassi, pensiamo che il potenziale per i titoli di Stato italiani di sovraperformare il Bund tedesco è molto moderato, e consigliamo agli investitori di seguire le nostre raccomandazioni sulle obbligazioni societarie su Bond Top List e High Yield Bond List.

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