In genere ciò che gli investitori possono aspettarsi durante questi periodi di incertezza sono delle reazioni eccessive. Ma cosa si può fare per impedire a risparmiatori e investitori di farsi prendere dal panico?
• Fornire loro un quadro per una comprensione dei cicli di mercato e delle correzioni, spiegando che;
- Sono un fenomeno normale: le correzioni di mercato possono addirittura utili (per ripulire da errori nelle valutazioni, dall’euforia, ecc.), ma è necessario considerarle nella loro totalità, non singolarmente;
- Sono frequenti: il tipo di correzione che abbiamo sperimentato nella settimana del 19 gennaio (cioè correzioni di almeno il 10% su un periodo continuativo di 15 giorni) si è verificata ben 15 volte dal 19951.
- Sono idiosincratici e imprevedibili: ciò che è successo in un ciclo di mercato non dice molto su ciò che potrebbe accadere nel successivo.
• Guidare i clienti verso portafogli più equilibrati, che aiutino a diventare investitori più calmi e moderati.
Sapendo che i cicli di mercato sono composti da alti e bassi, frequenti e imprevedibili – che cosa dovrebbero fare gli investitori?
Investire su differenti cicli di mercato – ovvero, diversificare. Investire con successo in ogni ambiente di mercato richiede una sfera di cristallo. Se non se ne ha una a disposizione, è necessario prendere in considerazione la diversificazione delle proprie scelte. In tale ottica, direi che il risparmiatore diversificato è il risparmiatore intelligente: è il cliente che sa che vincere è ottenere un equilibrio tra prendere la scelta giusta e non prenderne di completamente sbagliate nel lungo periodo. Naturalmente, la diversificazione non può proteggere completamente da eventuali perdite.
Come ha affermato il nostro team di strategist: “Ci sono mercati in cui prendere rischi e mercati in cui gestirli. Siamo probabilmente nel secondo tipo”. Diversi fattori di diversificazione di recente hanno contribuito ai rendimenti, mentre il mercato azionario globale è sceso a doppia cifra2. Nello specifico:
• Gli asset reali hanno agito come potenti fattori di diversificazione: gli asset reali non comprendono solo commodity/petrolio. Immobiliare, infrastrutture, materie prime hanno sovraperformato le azioni globali da inizio anno a oggi (dati al 20 gennaio 2016).
• Le materie prime non sono solamente petrolio. Il petrolio ha conquistato i titoli dei giornali – ma i metalli industriali, i metalli preziosi e l’agricoltura stanno resistendo meglio. L’oro è in crescita del 4,5% da inizio anno (dati al 20 gennaio 2016).
• Diversificare su tutto lo spettro delle capitalizzazioni di mercato storicamente ha contribuito. In periodi di avversione al rischio, le azioni small cap tendono a guidare il mercato verso il basso – il che si è verificato anche stavolta4. L’indice delle small cap Russell 2000 è sceso del 13% da inizio anno (dati al 20 gennaio 2016), mentre l’indice delle large cap Russell 1000 è sceso del 10,1%.
• Anche la diversificazione in termini di valute è stata importante: negli ultimi 12-24 mesi c’è stata molta differenza nelle performance delle varie valute. Il dollaro americano è ovviamente stato forte. Il dollaro canadese e quello australiano sono stati molto più deboli, a causa dei loro legami con l’energia, i metalli industriali e i minerali di ferro. Al contrario, lo yen giapponese e l’euro reggono meglio.
• Le obbligazioni non hanno deluso gli investitori: le obbligazioni offrono l’equilibrio e la zavorra quando le cose “si mettono male” nel mercato azionario. Le obbligazioni hanno dimostrato il loro contributo nei portafogli – in positivo di circa l’1% da inizio anno (dati al 20 gennaio 2016).
Questo è il motivo per cui le forme sofisticate di diversificazione possono essere utili – non per massimizzare i rendimenti su ogni ciclo di mercato, ma per massimizzare le opportunità di successo attraverso diversi cicli. L’investitore tipico attraversa nella propria vita 9 o 10 cicli di mercato. Inoltre, in genere i consulenti finanziari guidano i clienti attraverso una media di quasi sei cicli (5,8 per l’esattezza). Quindi, né i consulenti finanziari, né i loro clienti dovrebbero puntare tutto su un solo ciclo di mercato.