S&P500 verso nuovi massimi relativi. Wall Street è diventata un safe haven

Nonostante ciò che sta accadendo nel Vecchio Continente, con una volatilità inferiore a quella degli altri principali panieri azionari mondiali, l’indice S&P500 ha oltrepassato a 2.120 punti la resistenza statica di medio termine dopo aver disegnato uno stretto quanto rapido movimento a “V” a seguito del ritorno dei corsi al di sotto della soglia dei 2.000 punti a fine giugno. Una dinamica, quella attualmente seguita dal paniere americano, che ha buone chance tecniche per proseguire e spingere (in ottica di breve termine) l’indice verso nuovi massimi relativi, a quota 2.150 in prima battuta e, successivamente, nell’area compresa tra i 2.175 e i 2.200 punti. Dopodiché, probabilmente, si assisterà a una salutare pausa di consolidamento dei corsi prima di un eventuale loro ulteriore allungo verso 2.300/2.350.

Negativo, per contro l’eventuale ritorno dell’S&P500 al di sotto dei 2.120 punti, livello che diventa quindi lo stop loss da adottare, sempre in ottica di breve periodo. Una eventualità che, comunque, non farebbe venire meno la caratteristica ormai di “bene rifugio” (safe haven) di Wall Street.    Gianluigi Raimondi

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S&P500

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