Pictet Am diminuisce del 10% l’allocazione azionaria nella linea bilanciata

di A. Delitala, Head of Investment Advisory e M. Piersimoni, Portfolio Manager di Pictet AM

I meeting di aprile di FED e BOJ si concludono con un nulla di fatto: atteso nel caso della FED che continua a essere accomodante (sul mercato è prezzato un solo rialzo con probabilità superiore al 50% soltanto a dicembre 2016). Coglie totalmente di sorpresa la BOJ che a fronte di un deterioramento dei dati su crescita e inflazione decide di restare ferma. Il rafforzamento dello Yen alimenta il dibattito sull’efficacia di politiche monetarie sempre più eterodosse.

Non intravediamo modifiche significative al quadro di fondo: i mercati credono meno alle politiche delle banche centrali (ritorni marginali decrescenti da politiche espansive aggiuntive), la crescita globale è debole ma positiva, la politica fiscale dovrebbe sostenere il ciclo economico tuttavia non è ancora pronta ad intervenire (ad eccezione della Cina dove lo stimolo fiscale è già all’opera).

Il rischio di un rapido ciclo di rialzi da parte della FED continua a diminuire. Considerando i dati deboli sul PIL del primo trimestre, sembra improbabile che da qui alla riunione di giugno si possano accumulare sufficienti dati forti per giustificare un rialzo dei tassi. Consumi privati, settore immobiliare e mercato del lavoro sono in buona salute mentre latitano ancora gli investimenti.

Il referendum UK sulla permanenza in Europa è il principale evento di rischio per i prossimi mesi: “Brexit” avrebbe potenziale negativo per tutti i paesi dell’Unione Europea (creazione di un precedente), sembra, tuttavia, che la probabilità di una fuoriuscita sia diminuita nel corso delle ultime settimane. Per disciplina abbiamo deciso di diminuire l’allocazione azionaria presente nella linea bilanciata del 10% che passa quindi dal 50 al 40%.

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