Stock picking nel settore lusso: il caso di Burberry

A cura di Claire Shaw, Portfolio Manager Syz Asset Mananagement
Questa prima parte di 2016 sarà ricordata come il peggiore inizio anno che si ricordi, con i mercati globali intimoriti dal rallentamento della crescita e dal deprezzamento della valuta in Cina. La maggiore volatilità del mercato che ha accompagnato la frenetica correzione ha creato numerose aree di opportunità per gli investitori bottom-up e a lungo termine come noi. Tra di esse, vi è la possibilità di sfruttare il sentiment negativo nei confronti dei titoli associati ai beni di lusso. Al riguardo, abbiamo aperto una posizione in Burberry nel fondo Oyster European Mid and Small Cap.
Poiché un terzo dei beni di lusso è acquistato dai cinesi, il settore è estremamente sensibile agli sviluppi in Cina. Il consumo di beni di lusso a Hong Kong e Macao è in calo da oltre un anno; l’ancoraggio dell’HKD allo USD rende i prezzi meno interessanti rispetto al Giappone o alla Corea del Sud e, di conseguenza, il numero di turisti è sensibilmente diminuito. Inoltre, la campagna anti-corruzione continua ad avere un effetto deleterio su Macao.
Oltre al rallentamento generalizzato del settore, Burberry è stato penalizzato dal mix geografico sfavorevole, in particolare dalla forte sovraesposizione settoriale a Hong Kong, pari al 10% dei ricavi e al 15% dell’EBIT, nonché dalla sottoesposizione alle regioni più solide come Giappone ed Europa continentale. La sua quotazione azionaria si è, di conseguenza, dimezzata e il titolo è stato notevolmente declassato nel corso del 2015.
Le società di beni di lusso devono ora adeguare le rispettive strategie, poiché la stagione dei regali è giunta al termine e la corsa all’apertura di punti vendita è scemata. In questo nuovo ambiente, caratterizzato da una crescita più contenuta, Burberry ha accettato la sfida, emergendo come il leader europeo nello sviluppo digitale del lusso, attività che rappresenta circa il 10% dei ricavi. Queste competenze digitali avanzate dovrebbero contribuire a generare crescita a parità (like-for-like), nonché a compensare la mancanza di entrate derivante dall’apertura di meno punti vendita, in un momento in cui i concorrenti stanno investendo massicciamente per colmare il ritardo della loro offerta online.
Burberry presenta tutte le caratteristiche che ricerchiamo per il nostro portafoglio: un solido brand che risale al 1856, un bilancio in ottima salute con una liquidità netta di oltre £ 500 mln, con opportunità di notevoli ritorni di cassa e rendimenti elevati superiori al 20%, che confermano la qualità del suo business. Quando abbiamo aperto la posizione all’inizio del 2016, la valutazione presentava un outlook sul lungo termine molto ordinario, aspetto che conferisce una solida protezione contro il rischio di downside.
Oltre a Burberry, continuiamo a esplorare, in qualità di team, altre idee di tipo contrarian nel settore dei beni di lusso, per beneficiare dell’attuale pessimismo che lo circonda.
Vantaggi

  • La costante azione della BCE per sostenere la crescita europea “costi quel che costi”
  • Piccole e medie capitalizzazioni maggiormente orientate alla ripresa interna in Europa
  • La volatilità crea numerose occasioni per investitori bottom-up e a lungo termine

Svantaggi

  • Minaccia di una Brexit
  • Eventuale contagio qualora gli USA entrino in recessione

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