Ecco i trend di lungo periodo dell’economia globale

Bmo Global Asset Management pubblica oggi il suo terzo rapporto annuale “Five-Year Outlook”, che esamina i trend di lungo periodo che dovrebbero guidare l’economia globale e i mercati per i prossimi 3-5 anni. Il rapporto aiuta a indirizzare molte delle strategie di investimento della società e delle decisioni di allocazione di investimento.
“Il documento mette insieme le analisi espresse durante il nostro Global Investment Forum, le dispiega su un orizzonte temporale quinquennale e individua tre scenari di investimento”, ha commentato Barry McInerney, Co-CEO di BMO Global Asset Management. “Tra gli scenari più probabili che abbiamo identificato, ci aspettiamo che la crescita economica globale, attualmente incentrata sugli Stati Uniti, si espanda in particolar modo all’Europa e al Giappone”.

  1. Lo scenario base, al quale assegniamo una probabilità di realizzazione del 60%, prende in considerazione prezzi dell’energia, inflazione e tassi di interesse relativamente bassi. Così, mentre l’economia USA rimarrà un catalizzatore per la crescita economica globale, anche Giappone, Europa, Cina e India daranno il loro contributo.

Le implicazioni di investimento che ne conseguono sono principalmente alimentate dal presupposto di un allargamento globale della ripresa economica e dagli effetti di persistenti prezzi bassi del greggio. Inoltre, includono un sovrappeso dell’investimento azionario sia rispetto al settore obbligazionario sia rispetto alle attraenti opportunità di investimento nei mercati Emergenti, specialmente in India e nei Paesi importatori di materie prime.

  1. Lo scenario di un inaspettato rialzo, al quale la società assegna una probabilità di realizzazione del 20%, prende in considerazione una situazione nella quale gli attori politici di tutto il mondo adotteranno solamente politiche economiche efficaci, sia nel breve che nel medio termine.

Il rapporto illustra come le implicazioni d’investimento derivanti da questo scenario rialzista sono meglio intercettabili da un’esposizione ad asset class risk-on, soprattutto sui settori ciclici azionari e su società non statunitensi con un alto livello di ricavi generato all’interno del mercato domestico, soprattutto tra i produttori di materie prime.

  1. Il terzo scenario ipotizzato fa i conti con la possibilità che qualche errore a livello di misure economiche adottate possa produrre un inaspettato rallentamento nell’economia globale. BMO Global Asset Management riconosce a questo scenario un 20% di probabilità di realizzarsi. Dal documento si evince che, dato il numero di misure in corso messe in atto dai banchieri centrali, permane infatti la possibilità di errori

Potenziali conseguenze di tale scenario ribassista sul fronte degli investimenti riguardano la fuga di capitali verso qualità e sicurezza. E questo comprende Treasury a lunghissima scadenza (più di 15 anni) negli Stati Uniti e large cap da Paesi core in Europa – come Germania e Olanda – così come gli Stati Uniti.
Il rapporto gioca un ruolo nel sostenere il coordinamento delle decisioni del nostro team di investimento e informa i clienti sulla nostra analisi di mercato”, spiega Rajiv Silgardo, Co-CEO di BMO Global Asset Management. “Inoltre, il documento annuale – ed il processo congiunto con cui è stato realizzato – serve a rafforzare i rapporti tra diversi team di investimento all’interno del gruppo”.

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