Se Cina e Wall Street rischiano una correzione meglio puntare sull’oro

A cura di Wings Partners Sim

BlackRock, il maggior gestore mondiale con 4.700 miliardi di asset under management, ha di recente avvertito gli investitori sui pericoli in Cina, ancora una volta indicando il problema del debito complessivo dell’economia del Paese. Potrebbe dunque essere la Cina a sorprendere in negativo, visto che il prossimo mese registra problematiche legate alla carenza di liquidità, che quest’anno potrebbe essere accentuata dalla presenza di un timore di default a catena delle compagnie più indebitate.

Alcuni investitori stanno già scommettendo che la bolla possa scoppiare, portando a perdite per il sistema bancario cinese più elevate registrate dalle banche USA a seguito della crisi finanziaria.
Questa volta però, secondo BlackRock, lo strumento della svalutazione dello yuan non sarà più utilizzato (come nell’agosto 2015) per non rinunciare definitivamente all’obiettivo di riforma economica, preferendo anche un rallentamento della crescita del PIL al 6%. Secondo il gestore la scelta migliore sarebbe quindi di spostare i capitali in Nord America, approfittando di tassi ancora positivi e di maggiori sicurezze, in un contesto caratterizzato da forte incertezza.

Di opinione diametralmente opposta Goldman Sachs che suggerisce di alleggerire le posizioni in portafoglio, specie sull’azionario USA, che potrebbe tornare a risentire di elevata volatilità nelle prossime settimane. Per fine anno l’obiettivo per l’indice S&P500 resta quota 2.100, con una piccola variazione positiva rispetto ai livelli attuali, ma nel breve termine la banca d’affari resta ribassista, indicando come obiettivo per rientrare sul mercato area 1.850 punti, ovvero i minimi dello scorso febbraio, il 10% più basso del livello corrente.

La soluzione preferita al momento dalla maggioranza degli investitori è però quella di tornare ad acquistare oro, come evidente dal movimento rialzista registrato dalle quotazioni, che avevano superato quota $1.300 per oncia ad inizio maggio, entrando in un mercato rialzista. Ad esempio Soros, alleggerita la posizione sull’azionario americano, ha reinvestito sulla società produttrice Barrick Gold e acquistato opzioni Call (che danno il diritto di acquisto in caso di movimento al rialzo del mercato) sull’ETF basato su oro SPDR Gold Trust. Dai minimi dello scorso anno il metallo prezioso guadagna oltre il 20%, mentre le azioni della compagnia hanno già raddoppiato il loro valore. Il mondo della finanza torna a vedere opportunità nel settore come dimostra l’acquisizione di ICBC Standard Bank dei forzieri di capacità di 2.000 tonnellate di metalli preziosi di Barclays. Anche il London Metal Exchange è in trattativa con il World Gold Council per lanciare un future sull’oro.

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