Il momento di riposizionarci sul tema “petrolio”

A cura di Marc Craquelin, Direttore della Gestione di La Financière de l’Echiquier
Sul fronte degli Stati Uniti, osserviamo dati macroeconomici tutto sommato abbastanza neutrali: vendite al dettaglio e produzione industriale leggermente sotto le aspettative, mentre il mercato del lavoro continua a procedere bene (le richieste settimanali di sussidi per la disoccupazione si sono attestate a 253K contro le 270K attese, mentre i salari medi settimanali sono aumentati dell’1,1% anno su anno). Nell’ultima settimana osserviamo anche la robusta partenza della stagione delle trimestrali. È pur vero che solo poche aziende hanno già pubblicato i propri dati, ma il tasso di sorpresa positiva sui risultati è elevato (82%). Da confermare, comunque, nel corso delle prossime settimane.
Sul fronte cinese, le trimestrali sono state positive. La crescita del PIL nel primo trimestre si attesta al 6,7% mentre la produzione industriale (6,8% su base annua), gli investimenti e le esportazioni sono in accelerazione.
Il mercato del petrolio continua a essere molto volatile. Supportato dalle previsioni ottimistiche dell’EIA (Energy Information Administration) e soprattutto dalle aspettative di un accordo al vertice di Doha, l’oro nero aveva guadagnato il 2,8% sulla settimana.
Il mancato raggiungimento di un accordo ha causato un nuovo calo dei prezzi del petrolio. Tuttavia, riteniamo di essere ormai fuori dalla spirale ribassista del petrolio e il nostro team di gestione sta lavorando attivamente sul settore dei servizi petroliferi e più in generale sulle «vittime del prezzo del petrolio», al fine di riposizionarci in modo significativo su questo tema.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!

Tag: