Le bolle al centro del sistema

A cura di Michael Boye, Fixed Income Trader – Saxo Bank
Nel corso della storia finanziaria vi sono state molte crisi, la cui quasi totalità è stata causata da una rapida esplosione delle bolle speculative (la crisi finanziaria derivata dalla bolla immobiliare statunitense ne è l’esempio più recente e drammatico).
Queste bolle sono spesso caratterizzate da una mentalità da gregge tra gli investitori, portando i prezzi a livelli sempre più alti e a convincere anche i più riluttanti della loro veridicità.
Infatti, la sicurezza e la convinzione sono tali da portare a considerare come uno zimbello chi si schiera a favore del parere opposto (come accadde al noto Peter Schiff nel 2006). Per questo motivo, crediamo che, se ne sentirai parlare da troppe persone, non si può trattare di una vera e propria bolla.
Questo argomento potrebbe presto diventare rilevante per il mercato obbligazionario, che negli ultimi tempi è stato sempre più soggetto a discussioni relative a bolle. Ciò ha causato solamente un’ulteriore spinta questa settimana, quando il rendimento del Bund tedesco a 10 anni è andato per la prima volta in territorio negativo.
Allianz, la compagnia di assicurazione tedesca, è l’ultimo membro di spicco della bolla dei bond, che unisce persone come Bill Gross che, all’inizio di quest’anno ha dichiarato che “Il Bund è l’occasione di una vita per andare short”, aggiungendo la scorsa settimana che i mercati obbligazionari sono “una Supernova che prima o poi esploderà”.
Con i rendimenti governativi di tutto il mondo sviluppato in calo da decenni (a causa di prolungate politiche monetarie di easing da parte delle maggiori banche centrali) e, ora, anche il difficile concetto che i governi vengano in realtà pagati per prestare fino a 10 anni o più, quella di Gross sembra una previsione verosimile.
Tuttavia, questa volta la discussione non verte sulle solite asset class o sul mercato. In questo caso, infatti, la questione chiave è proprio al centro dei mercati finanziari: i rendimenti governativi sono il cuore dei tassi di finanziamento alla base dei maggiori asset e dei prestiti, e quindi impattano direttamente ogni prestito o mutuo, come anche ogni valutazione di asset che un’azienda o un individuo vedrebbe nel mondo sviluppato.
Inoltre, considerato il diretto coinvolgimento delle maggiori banche centrali del mondo occidentale, che hanno apparentemente avuto la loro parte nella creazione di questa situazione di bassi rendimenti, il mantenimento di questa situazione è altamente dipendente dall’efficacia di queste politiche, come anche dalla fiducia che i mercati hanno nei confronti dell’abilità delle banche centrali di mantenere la liquidità sul mercato.
Infatti, la presenza di una bolla nei mercati obbligazionari, implicherebbe una bolla ulteriore nella fiducia delle banche centrali o nella moneta stessa che, se dovesse realizzarsi, avrebbe molte conseguenze per i mercati finanziari.
Dato che sempre più persone stanno parlando di una bolla, faremmo meglio a sperare che questa sia, ancora una volta, una forte indicazione che questa non stia davvero per scoppiare … ma la storia ci insegna ad essere cauti su questo punto.
Dopotutto, chi definisce l’ultima Cassandra uno zimbello giusto prima che il destino si compia, è destinato a diventare zimbello a sua volta.

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