Un’unica Europa digitale alimenterà commercio e opportunità di crescita

Con l’Europa che si muove per diventare il primo mercato unico digitale al mondo, le nuove politiche ambientali, economiche, sociali e politiche orientate al futuro sveleranno opportunità commerciali e di crescita. Il mercato unico digitale renderà possibile il commercio equo e darà alle start-up accesso all’intera comunità dell’Unione Europea. Sarà fondamentale per le aziende allinearsi all’entusiasmante programma digitale della regione per sopravvivere e avere successo.
La nuova analisi di Frost & Sullivan, “Future of Europe” (http://frost.ly/dl), offre un approfondimento dettagliato sui cambiamenti radicali, le sfide e le opportunità che l’Europa dovrà affrontare da qui al 2025. Lo studio “Future of Europe” fa parte di un programma di ricerca che esamina i Mega Trend che plasmano il mondo, evidenziando le implicazioni da macro a micro sulle aziende e sulla società.
“L’Europa ha svelato i propri piani dettagliati per la creazione di un mercato unico digitale sfruttando gli oltre 4 miliardi di dispositivi connessi entro il 2025, per creare una piattaforma pan-europea per le imprese digitali”, afferma Sarwant Singh, Senior Partner di Frost & Sullivan. “Presto vedremo più commercio elettronico, prezzi più equi, maggiore mobilità e una scelta più ampia per 500 milioni di europei.”
Per cominciare, l’UE ha fissato obiettivi ambiziosi relativi a occupazione, innovazione, istruzione, inclusione sociale e clima/energia da raggiungere entro il 2020. Inoltre, la crescente economia di Internet, la rivoluzione Fintech, i progressi tecnologici e le iniziative volte a creare un mercato unico digitale catalizzeranno i cambiamenti nella produzione e nei servizi. Alla luce di questi movimenti, si prevede che il primo potenziale commerciale nell’ambito dell’intelligenza artificiale avrà origine in Europa, dando alla regione un vantaggio nella corsa verso le capacità cognitive.
Nei prossimi dieci anni, l’Europa sarà anche in testa agli sviluppi di Industry 4.0, re-industrializzandosi con fabbriche e sistemi intelligenti. Si prevede che la regione sarà al secondo posto per numero di città intelligenti nel mondo e che avrà un’economia della condivisione da 18 miliardi di dollari che le aziende potranno sfruttare. Un altro dettaglio importante è che le donne avranno un ruolo di primo piano nella definizione delle strategie di questa economia fiorente, guidata dal nuovo commercio e da nuove politiche di gestione dei dati.
“Sarà interessante vedere fino a che punto la strategia di crescita dell’UE potrà essere messa in pratica per la creazione della quarta rivoluzione industriale. Il 75% dell’impatto economico complessivo in Europa deriva dai settori tradizionali. La modernizzazione di questi settori riveste un’importanza critica. Soltanto l’1,7% delle aziende ha integrato tecnologie digitali avanzate nella propria catena del valore e quasi la metà delle aziende non ne utilizza nessuna. Pertanto, siamo decisamente curiosi di vedere in che modo si evolverà la situazione in Europa”, conclude Archana Devi Vidyasekar, Team Leader del Gruppo Visionary Innovation di Frost & Sullivan. “Tutto ciò deve essere ottenuto senza compromettere gli interessi dei cittadini per quanto riguarda la privacy e la sostenibilità ambientale.”

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