Immobiliare italiano: rendimenti in crescita per l’indice Msci

Nonostante gli innegabili affanni e i ritmi non certo galoppanti, pare proprio che il mercato dell’investimento in immobili anche in Italia continui a crescere, lento ma costante. A confermarlo è l’Ipd Italy Annual Property Index compilato da Msci, che mostra un +4,2% annuo generale per quanto riguarda i rendimenti da proprietà diretta di immobili appartenenti a tutte le categorie. Scorporando i risultati, a mostrare i maggiori rialzi dal dicembre 2014 al dicembre 2015 sono stati i settori retail e industriale, che rappresentano rispettivamente oltre il 27% e il 3,4% del totale, mentre per quanto riguarda le altre tipologie l’annata ha mostrato comunque una crescita seppur più modesta.

L’indice Msci

Preso come anno base il 2002 e fatto 100 il rendimento nel dicembre di quell’anno, alla fine del 2015 l’indice all property (che esclude però gli immobili residenziali) ha raggiunto quota 194,9; per quanto riguarda il settore retail si parla di un valore di 205,3 (con un aumento annuo del 6,4%) per arrivare al 211 del settore industriale (+7,2% rispetto al 2014), partendo dal 188 (+3,3%) del settore uffici, che rappresenta oltre il 60% del totale. Chi ha investito negli immobili italiani ha ricevuto ritorni, in generale, in crescita del 5,1% annuo, con picchi del 6,5% nel caso di immobili industriali. In generale, però, il patrimonio immobiliare è calato dello 0,9%.

Chi possiede azioni e quote di proprietà ha guadagnato, in un anno, di più rispetto a chi possiede bond: si tratta rispettivamente di un total return annuo del 14,7% e del 29,1%, contro un rendimento obbligazionario che si ferma al 4,7%.

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