Europa: è ora di ridurre il rischio

di M. O’Sullivan e M. Häfliger, Cio Iwm e Investment Strategy Cio Iwm di Credit Suisse

Nello scorso mese si è registrato un calo generico degli asset rischiosi in Europa e si è percepito chiaramente che gli investitori stanno frenando gli acquisti attivi in attesa del referendum sull’appartenenza all’EU previsto nel Regno Unito. Più in generale, ci sembra altresì che i mercati azionari stiano gradualmente perdendo terreno dopo la ripresa di febbraio. Allora (ossia a febbraio) il nostro indicatore della propensione al rischio europeo era sceso a livelli mai registrati dalle crisi finanziarie del 2008 e del 2011. Successivamente si è verificato un incremento, ma riteniamo che tale aumento della propensione al rischio abbia ormai fatto il suo corso.

È ora di ridurre il rischio Pertanto il nostro obiettivo in questo mese consiste nel ridurre il rischio nel nostro portafoglio di titoli europei. All’orizzonte si prospettano numerosi eventi di rischio e la nostra posizione generale sulle azioni globali continua ad essere negativa. Innanzitutto stiamo rivedendo il giudizio sui titoli spagnoli da outperform a neutrale. A marzo, in seguito al rialzo iniziale dei titoli europei, avevamo migliorato la visione sulla Spagna portandola in outperform per controbilanciare il nostro giudizio underperform sulle azioni italiane. Da allora l’Italia ha registrato un rendimento leggermente inferiore rispetto alla Spagna, anche se il giudizio sui titoli spagnoli è ora passato a neutrale. In vista delle elezioni parlamentari del 26 giugno in Spagna, esprimiamo ora un giudizio neutrale sui titoli spagnoli, mentre manteniamo una valutazione di underperform sull’Italia, a causa delle persistenti preoccupazioni sullo stato di salute del suo settore bancario. Per quanto riguarda il resto d’Europa rivediamo il nostro giudizio sui titoli svedesi da outperform a neutrale sulla base di una valutazione più cauta sulle prospettive di rischio/ciclo, visto che ci aspettiamo un relativo rialzo della corona svedese, con un conseguente rallentamento delle esportazioni.

Nei titoli a reddito fisso il rendimento dei Bund tedeschi si è mantenuto ostinatamente basso, non riuscendo più a ripetere l’andamento dello scorso anno, quando da livelli particolarmente bassi è salito fin quasi all’1%. Allo stesso modo, le azioni bancarie europee, che evidenziano risultati misti, si attestano a livelli di valutazione storicamente bassi. Temiamo che l’estrema sopravvalutazione dei titoli di Stato tedeschi comporti una sottovalutazione della probabilità di ripresa in Europa. Abbiamo pertanto deciso di mantenere un giudizio di underperform sulle obbligazioni tedesche a livello paneuropeo. Se a livello regionale il giudizio è di underperform, il Comitato d’Investimento ha modificato la propria valutazione dei Bund tedeschi in neutrale a livello globale. Inoltre, il nostro giudizio sulle obbligazioni italiane sta passando a neutrale da outperform nel quadro della nostra strategia di riduzione del rischio.

Manteniamo un giudizio neutrale sui titoli azionari dell’Europa orientale, del Medio Oriente e dell’Africa su base relativa. Aspettandoci che le performance dei titoli azionari di Europa Orientale, Medio Oriente e Africa (EEMEA) siano in linea con il benchmark dei mercati emergenti (MSCI Emerging Markets (MSCI EM)), manteniamo una visione neutrale per la regione su base relativa. I fattori chiave dei nostri giudizi nell’ambito dei Paesi EEMEA restano validi. Il Sudafrica continua a essere afflitto da un protratto rallentamento della crescita, da limiti strutturali e da condizioni politiche difficili (inclusa l’attuale incertezza politica dopo l’arresto del Ministro delle Finanze Pravin Gordhan, che ha indebolito considerevolmente lo ZAR). Alla luce di questo scenario, anche il rialzo dei prezzi delle materie prime non è realmente bastato a far risalire i titoli sudafricani, che rimangono costosi. Pertanto manteniamo il nostro giudizio underperform. Controbilanciamo tale opinione con il giudizio outperform dei titoli russi, dove le prospettive tecniche (relative al benchmark MSCI EM) sono positive e la valutazione relativamente interessante. Esprimiamo un giudizio neutrale sui titoli turchi e polacchi.

Prendere profitto sulle obbligazioni sudafricane in valuta locale Tra i titoli a reddito fisso effettuare prese di profitto sulle obbligazioni in valuta locale sudafricana, per le quali il nostro giudizio è passato da underperform a neutrale. Anche se ci aspettiamo che la South African Reserve Bank mantenga un atteggiamento aggressivo, è probabile che il rialzo dei tassi non avvenga nell’immediato data la riduzione del rischio di aumento dell’inflazione. La nostra valutazione sui titoli in altre valute locali rimane inalterata; continuiamo quindi ad esprimere un giudizio neutrale su Russia e Turchia e un giudizio di underperform sulla Polonia. Inoltre, per quanto riguarda i titoli in valute forti, il nostro giudizio su Sudafrica, Turchia e Russia si mantiene neutrale.

Nessuna modifica ai giudizi valutari per Europa dell’Est, Medio Oriente e Africa In assenza di nuovi catalizzatori, manteniamo inalterati i giudizi valutari (in riferimento al dollaro americano) per i Paesi EEMEA, esprimendo un giudizio neutrale su USD/PLN, USD/TRY e USD/RUB e negativo su USD/ZAR (ci aspettiamo quindi un’outperformance dello ZAR rispetto all’USD.

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