Rischi al ribasso più contenuti ora. Ecco i titoli pronti a ripartire

Intervista di Davide Pantaleo (TrendOnline) a Gianluigi Raimondi, analista tecnico e co-fondatore di Finanzaoperativa.com del 26 maggio 2016

L’indice Ftse Mib sta consolidando al di sopra dei 18.000 punti dopo i recenti recuperi. Come valuta gli ultimi segnali inviati dal mercato e quali sono le sue previsioni nel breve?

L’indice Ftse Mib ha oltrepassato la soglia tecnica e psicologica dei 18.000 punti e sembra aver confermato almeno per il momento il superamento di questo livello. In area 18.000 transita la media mobile a 21 sedute e poco sopra troviamo quella a 50 giorni, per cui l’incrocio al rialzo con queste medie e il superamento dell’ostacolo citato prima favoriscono un ulteriore allungo dell’indice. Anche fino a domani si potrebbe assistere ad un rallentamento del Ftse Mib dopo la corsa delle ultime sedute, ma l’impostazione tecnica a mio avviso è tornata ad essere positiva.
In quest’ottica vedo un obiettivo per l’indice a 18.695 punti in primis e in seguito i corsi potranno andare ad attaccare la soglia dei 19.000 punti, con possibili estensioni rialziste fino ai 19.216 punti. Non sarà da escludere un ritorno al di sotto dei 18.000 punti ma non deve essere intenso nè prolungato nel tempo. Nel caso in cui si dovesse scendere al di sotto dei 17.900 punti, sarà bene fissare qui lo stop o meglio ancora lo stop and reverse visto che si potrebbe assistere ad un ritracciamento verso i 17.500 prima e in direzione dei 17.000 punti in un secondo momento.
Sicuramente i rischi al ribasso sono decisamente più contenuti ora per il Ftse Mib, sul quale la mia è positiva ora.

Ubi Banca quest’oggi è il peggior titolo del Ftse Mib, mentre si sta difendendo meglio Banca Popolare dell’Emilia Romagna? Quali strategie ci può suggerire per questi due titoli?

Per Ubi Banca la discesa accusata oggi non è così grave sul grafico daily, almeno fino a quando i corsi non dovessero violare a quota 3,38 euro il supporto dinamico ascendente di breve-medio termine. Sotto questo livello potremmo assistere ad un ulteriore ritracciamento verso la soglia dei 3 euro e in seguito in direzione dei minimi di aprile a 2,8 euro. Qualora il titolo dovessero rimbalzare dal supporto segnalato prima e tornare ad oltrepassare a quota 3,55 euro il supporto violato oggi, potremmo assistere ad un’inversione rialzista verso 3,9/4,1 euro.

Un discorso analogo a quello appena fatto per Ubi Banca vale anche per Banca Popolare dell’Emilia Romagna, per il quale la correzione subita oggi la vedo più come delle prese di beneficio.
L’impostazione del titolo rimane sostanzialmente positiva, a meno che il titolo non dovesse scendere al di sotto dei 4,3 euro, livello da dove transita il supporto dinamico ascendente di medio termine. Sotto i 4,3 euro Banca Popolare dell’Emilia Romagna potrebbe scendere sotto quota 4 euro e proseguire la discesa verso i 3,6/3,5 euro in seguito.
Per poter assistere ad un ulteriore rialzo i corsi dovrebbero oltrepassare quota 4,8 euro, con target a 5 euro prima e a 5,3/5,35 euro in un secondo momento.

Telecom Italia sta risalendo con decisione la china, riportandosi al di sopra di quota 0,85 euro. Consiglierebbe un acquisto del titolo sui livelli attuali?

Per Telecom Italia segnalo in primis che le principali banche d’affari continuano ad emettere e a reiterare giudizi positivi con una serie di buy e target intorno a quota 1 euro.
Dal punto di vista tecnico il titolo ha beneficiato di un rimbalzo dopo aver completato la formazione di un doppio minimo, incrociando la media mobile a 21 sedute a 0,845 euro. Al rialzo i prossimi obiettivi sono a 0,89 euro prima, dove transita la media mobile a 50 giorni e a 0,935 euro, top dello scorso 21 aprile.  Per adesso vedo difficile un ulteriore allungo verso area 1 euro, fermo restando che un’operatività long andrà corredata da uno stop loss molto rigido sotto quota 0,8 euro.

Ci sono altri titoli che vuole segnalarci a Piazza Affari?

Proprio questa mattina ho notato la buona impostazione tecnica di Banca Sistema che ha dato vita ad un rimbalzo dal supporto dinamico ascendente in area 2,2 euro, disegnando un doppio minimo. In seguito i corsi a 2,4 euro hanno oltrepassato la resistenza dinamica discendente di breve termine, incrociando a 2,5 euro la media mobile a 21 sedute. Questo apre spazio per un’ulteriore salita del titolo verso i 2,8 euro in prima e in seguito verso i 3/3,3 euro.
A chi volesse acquistare consiglierei di fissare uno stop loss sotto i 2,4 euro.

Interessante anche STM che ha completato la formazione di un triplo minimo di lungo termine in area 4,5/4,6 euro e in seguito i corsi hanno beneficiato di un rimbalzo che li ha spinti ad incrociare al rialzo le medie mobili a 50 e a 21 sedute e attualmente il titolo sta testando in area 5,45/5,5 euro un’importante resistenza statica di medio termine.
Oltre il livello appena segnalato avremo degli obiettivi a 5,75 euro e a 6/6,35 euro, avendo cura di fissare uno stop loss a 5,2 euro.

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