Forex: opportunità dagli alti e bassi della volatilità sui cambi

di Joe Prendergast, Head of Financial Markets Analysis, Credit Suisse
La volatilità sull’EUR/USD appare economica, specialmente per il potenziale al rialzo

La volatilità delle opzioni in valuta è risultata in calo per la maggior parte dei principali tassi di cambio. Ad esempio, nonostante il fatto che la finestra delle scadenze ora copre la riunione di giugno del FOMC, il referendum sull’UE nel Regno Unito e le elezioni spagnole, la volatilità implicita di EUR/USD a 1 mese tratta al 9% o a una deviazione standard al di sotto della sua media dello scorso anno. Esiste un modesto skew a favore delle call su USD/put su EUR out-of-the-money (delta del 25%), che implicano una volatilità del 9,75% circa, mentre le equivalenti put su USD/call su EUR implicano un valore di appena l’8,75%. In breve, la volatilità di EUR/USD appare economica, specialmente per il potenziale al rialzo del prezzo spot.

In base al nostro parere che un rialzo dei tassi USA a giugno sia meno probabile di quanto il mercato sembri mettere in conto ora (crediamo che il prossimo rialzo sarà a settembre), si prenda in considerazione una call su EUR/put su USD a tre settimane(ovvero con scadenza dopo il FOMC) con strike 1,1300, al costo indicativo dello 0,45% dell’importo nozionale in EUR. In alternativa, un’opzione call digitale su EUR/USD a tre settimane per 1,1500, con prezzo indicativo attorno al 12% dell’importo nozionale e rapporto rischio/rendimento di 8:1 ma solo se il prezzo spot è pari o superiore a 1,1500 alla scadenza, altrimenti si perde il premio upfront.

La volatilità della sterlina e lo skew riflettono rischi politici

Ci sono alcune rilevanti eccezioni al quadro di volatilità attenuata, principalmente la pound sterling. Una volatilità eccezionalmente elevata e lo skew nei cross con la sterlina possono essere giustificati dal rischio di una grossa reazione il 23 giugno, ma lo skew estremo nelle opzioni in EUR/GBP non sembra consentire anche una potenziale reazione avversa dell’EUR a tale sorpresa. A una volatilità implicita del 20%, le opzioni put su GBP/call su EUR outof- the-money appaiono sopravvalutate sia in termini del rischio stesso del referendum sia in termini di una potenziale reazione nagativa nagativa dell’EUR a uno shock. Di conseguenza coloro alla ricerca di una copertura contro un inasprimento della Fed e/o una reazione avversa al rischio politico a giugno potrebbero prendere in considerazione una semplice opzione put su EUR/call su USD come alternativa più economica alle opzioni su GBP quale copertura dal rischio di evento (ma non come copertura degli attivi in GBP).

Volatilità elevate per lo yen; attraenti i put spread

Anche la volatilità in yen giapponese risulta un po’ elevata, conservando memoria dei movimenti spot eccezionali osservati negli ultimi mesi. In questo caso, le singole opzioni appaiono relativamente costose. Alla luce del nostro parere di un USD/JPY in un ampio range con rischi orientati al ribasso, i put spread rappresentano la nostra strategia preferita in USD/JPY. Uno spread put su USD/call su JPY a due settimane 109–107 costa indicativamente lo 0,5% dell’importo nozionale in USD, ha un potenziale rischio/ rendimento superiore a 3:1 alla scadenza e una perdita massima limitata al premio versato.

Volatilità valute

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