Proposta al mondo del risparmio gestito

A cura di Daniele Bernardi, Ad Diaman Scf
Troppo spesso ricevo delle schede di fondi di investimento con strategia Absolute Return che si confrontano con benchmark azionari (soprattutto nei periodi in cui i mercati azionari vanno male…).
Innanzitutto partiamo dalla definizione di Absolute Return: è una strategia di investimento che punta ad ottenere rendimenti stabili indipendentemente dall’andamento dei mercati finanziari.
Come questo avvenga spesso non è dato a sapersi, vuoi perché c’è dietro la cosiddetta “Black Box” (scatola nera, ovvero non vengono divulgate le informazioni che permettono di comprenderne il funzionamento) oppure perché viene spiegato che c’è un team di gestione che prende decisioni di investimento in base all’andamento dei mercati (che per me è una scatola ancora più nera della prima, perché sapere cosa pensano e come lo pensano e la stabilità delle loro emozioni è praticamente impossibile).
 
Spesso non viene ben spiegato come avviene la scelta dell’obbiettivo di rendimento; faccio un esempio; ci sono due fondi della stessa società di gestione che hanno come obbiettivo di rendimento l’Euribor a 3 mesi + 100bps (basis point, ovvero l’1% in più del tasso euribor di riferimento a tre mesi) e l’altro euribor a 3 mesi più 300bps.
Bene, in base a cosa viene stabilito che un fondo deve battere un indice più 100bps e l’altro invece più 300bps? la risposta spesso è: perché su una si investe meno in azioni e sull’altra un po di più.
OK, un poco semplicistica come risposta, ma va bene, salvo che poi sui grafici non vedo il confronto con una linea retta o quasi che cresce, ma vedo il confronto con l’indice Eurostoxx 50 (che detto tra noi non sta brillando particolarmente in questi ultimi anni.
Non sto generalizzando, ci sono società serie che continuano ad usare la retta come riferimento anche quando le cose non vanno benissimo come in questo ultimo anno, ma da qui parte la mia proposta:
Perché non utilizzare un indice di riferimento appositamente creato per confrontare questi fondi Absolute Return?
I motivi sono molteplici:
1) si può confrontare la strategia con la media di quello che sta accadendo ai fondi Absolute Return in Europa
2) Non ci si confronta con una linea teorica, pertanto inutile, ma ci si confronta con la realtà
3) Permette ai gestori del fondo di accorgersi meglio se c’è qualcosa da sistemare
4) permette di dare una informativa migliore e più trasparente agli investitori
Questo indice esiste, lo abbiamo iniziato a calcolare nel 2009 e giorno dopo giorno abbiamo creato una serie storica che ormai ha oltre sette anni di storia e unisce oltre 400 fondi Absolute Return in tutta europa che siano UCITS compliance.
Lo potete trovare al sito www.diamanindex.com e le spiegazioni dettagliate di come viene calcolato in questa pagina.
E’ creato da noi? certo, quindi questo post è una marchetta a quello che facciamo? Certo, se volete leggerla così è vero, però lo scopo è veramente fornire un servizio alla comunità finanziaria in ottica di trasparenza, efficienza e realtà.
Il DAI Absolute Return Index può essere una soluzione, per di più gratuita, per dare un benchmark credibile all’industria e ai risparmiatori fatto da fondi che altrimenti non hanno la possibilità di essere confrontati tra loro in quanto spesso molto diversi uno dall’altro.
Se ogni lettore di questo blog, che condivide questa impostazione ne parla con il proprio consulente, con il proprio gestore (sia di fondi che patrimoniale), con la propria direzione (nel caso fosse un gestore) proponendo questo indice come alternativa reale di benchmark per i fondi Absolute Return, magari potremmo dare il nostro contributo tutti insieme al miglioramento del mondo del risparmio gestito.
A voi la scelta se aiutarci in questa ardua impresa oppure no.
Grazie comunque

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