Biotech, l’industria cresce, le quotazioni scendono

A cura di Bb Biotech

Diventa sempre più evidente la discrepanza tra corso azionario e progressi registrati in ambito operativo dalle aziende. I corsi dei valori standard del comparto biotech sono scesi ai minimi registrati per l’ultima volta nel 2010/11. I fondamentali del settore rimangono invariati in terreno positivo, sebbene il tema del pricing dei farmaci sia tornato con rinnovata intensità al centro del dibattito. Sotto il profilo operativo le aziende stanno realizzando un lavoro eccellente, con il conseguente raggiungimento delle rispettive milestone.

Nel Q2 2016 i mercati azionari globali hanno evidenziato una situazione di costante volatilità. I fattori di maggiore rilievo sono stati la decisione della Federal Reserve statunitense di rinviare di nuovo gli aumenti dei tassi di interesse e il referendum con cui il Regno Unito ha scelto di uscire dall’Unione Europea. La performance generale di mercato nel Q2 2016 ha evidenziato andamenti contrastanti. Se da un lato lo S&P 500 ha registrato un rendimento totale positivo del +2.5% in USD, numerosi indici europei (tra cui il DAX, -2.9% in EUR) hanno accusato una flessione; per contro, l’SMI ha mostrato un progresso del +4.7% (in CHF), mentre il Nasdaq Biotechnology Index (NBI) è rimasto pressoché stabile (-1.1% in USD).

Nel corso del primo semestre 2016 il divario tra i solidi progressi registrati nel comparto biotech e la valutazione del mercato azionario ha continuato ad ampliarsi. Da gennaio i titoli biotecnologici hanno infatti sottoperformato i mercati azionari generali di circa il 20%, principalmente a causa dei seguenti fattori:

  • Le valutazioni delle blue chip del comparto biotech sono scese ai minimi dal 2010/11, su livelli nettamente inferiori rispetto agli elevati multipli delle grandi società farmaceutiche e al di sotto del multiplo medio dell’indice S&P. Molte società a piccola e media capitalizzazione del comparto biotech continuano a presentare valutazioni ai minimi storici per le rispettive pipeline.
  • Il dibattito circa la riforma del sistema sanitario statunitense prosegue e l’industria farmaceutica ha iniziato ad asserire in modo più vigoroso le proposte di valore riguardanti i nuovi prodotti. La campagna per le elezioni presidenziali statunitensi metterà in luce le complessità degli acquirenti nel sistema sanitario americano e continuerà a innervosire gli investitori.
  • La riluttanza degli acquirenti continua a compromettere il ritmo nel lancio di nuovi prodotti come nel caso degli anticorpi PCSK9 Praluent e Repatha, specifici per il trattamento dell’ipercolesterolemia. I lanci futuri andranno incontro a ostacoli simili dal punto di vista dei prezzi e dei volumi.
  • Dopo un andamento negativo a gennaio e febbraio 2016, negli ultimi mesi i flussi di capitali degli investitori hanno iniziato a stabilizzarsi. Mentre nella seconda metà del 2015 e a inizio 2016 i grandi asset manager avevano ridotto le loro posizioni nel comparto biotech, nel secondo trimestre si è assistito a una diminuzione della pressione generale rispetto a un difficile primo trimestre 2016.
  • Solo di recente le notizie positive relative alla pipeline dei farmaci hanno trovato riscontro nei progressi azionari. Questa dinamica appare incoraggiante rispetto al primo trimestre 2016, quando notizie altrettanto favorevoli non avevano prodotto pressoché alcun impatto.

In questo contesto è stato pertanto opportuno che il meeting strategico di BB Biotech, tenutosi a giugno, abbia previsto la presenza di un panel di esperti per discutere del prezzo dei farmaci e dei trend di rimborso a livello globale. È incoraggiante sapere che l’innovazione effettiva appare correlata alla capacità di imporre prezzi di fascia alta nella misura in cui gli artefici dell’innovazione sapranno confrontarsi con la questione delle realtà dei prezzi di mercato. Gli esperti ritengono che l’innovazione rimanga l’argomento più solido per il mantenimento di prezzi vantaggiosi. I temi di economia sanitaria stanno inoltre guadagnando rilevanza e possono contribuire a risolvere l’equazione della redditività degli acquirenti – che rimane la priorità assoluta di questi ultimi. BB Biotech continua a seguire con attenzione il dibattito politico e giuridico riguardante le riforme e i cambiamenti del sistema sanitario, ma si attende un cambiamento progressivo e non repentino, soprattutto negli Stati Uniti.

I solidi progressi compiuti da numerose partecipazioni del portafoglio di BB Biotech sono stati riconfermati ancora una volta. Numerose società hanno compiuto sostanziali passi in avanti, che tuttavia, secondo BB Biotech, non hanno ancora trovato adeguato riscontro nelle valutazioni azionarie. Per contro, due notizie negative sono state associate a bruschi crolli delle quotazioni. Il management team tuttavia ritiene che le correzioni dei prezzi di Ionis e Agios in relazione alle notizie cliniche pubblicate siano il risultato di reazioni eccessive. BB Biotech ha identificato nuovi candidati di investimento all’interno della platea di società a piccola e media capitalizzazione, con casi di investimento interessanti che ritiene dispongano del potenziale per evolvere in futuro in aziende di rilevanza primaria nel comparto biotech.

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