Wall Street va ai supplementari!

A cura di Amundi Sgr
L’S&P 500 ha appena registrato un nuovo record assoluto – anche se di poco – dopo averlo testato a più riprese durante l’anno. Tale evento si verifica dopo la decisione dei britannici di uscire dall’Unione europea e invia alcuni segnali interessanti. I motivi all’origine di tale record sono piuttosto evidenti: la Brexit sta inducendo tutte le banche centrali mondiali a essere più accomodanti. Persino la Fed, che intendeva alzare i tassi, ha dovuto rivedere i suoi programmi. Il calo dei tassi a lungo termine a livelli ancora più bassi che in passato ha fatto il resto. I dati positivi di giugno sull’occupazione, che indicano un miglioramento dell’economia americana, hanno evidenziato una situazione di “sweet spot” che potrebbe continuare.
Ė utile sottolineare alcuni aspetti:
Lo S&P 500 ha superato i massimi storici, e questo è un segnale positi-vo per il ciclo economico. La Brexit non dovrebbe danneggiare troppo la crescita mondiale, che dovrebbe aggirarsi attorno al +3%.
• Non dimentichiamoci che il ciclo economico mondiale e il ciclo degli in-vestimenti saranno supportati ancora per qualche mese dal contro-shock petrolifero.
Nel lontano 1998, il contro-shock petrolifero (associato a un allentamen-to dei tassi da parte della Fed) permise ai mercati di andare ai supple-mentari… fino al 2000.
Nel 1986 il contro-shock petrolifero produsse gli stessi effetti… prima del crac del 1987.
La situazione dei tassi richiama alla mente anche quella del Conundrum del 2004, quando la Fed non riuscì a far risalire i tassi a lungo termine. Il fatto che i tassi rimasero più bassi del necessario contribuì al prolunga-mento del ciclo… e a formare la bolla dei subprime.
Il mercato americano è indubbiamente costoso, e ciò non è di buon auspicio per la sua performance a lungo termine. Ė probabile che con un rapporto prezzo-utile superiore alla media di lungo termine, la sua performance sarà inferiore alla media di lungo termine (6,5% in dati reali, dividendi reinvestiti), ma ciò non pre-giudica la sua performance a più breve termine.
Il mercato USA è chiaramente il mercato leader in questo ciclo. Eppure un ciclo d’investimento si conclude solo quando i titoli leader infrangono la resistenza verso il basso, il contrario di quanto sta accadendo oggi. Se il segnale lanciato dal mercato USA troverà conferma, sarà piuttosto favorevole alle azioni… almeno per un certo periodo, una buona notizia nel clima di forte incertezza generato dalla Brexit.

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