Un discorso analogo vale per Banca Popolare dell’Emilia Romagna che si trova anch’esso in una fase di trading range con baricentro di oscillazione dei corsi a 3,485 euro. Con il superamento di 3,72 euro si avrà un credibile rialzo con obiettivi a 4,07 euro prima e a 4,42 euro in un secondo momento. Il supporto per Banca Popolare dell’Emilia Romagna lo possiamo individuare a 3,2 euro, dove posizionerei lo stop loss. Sotto questo livello gli obiettivi diventerebbero i 2,85 euro e poi i minimi del mese in corso a 2,51 euro.

Saipem dopo la buona performance di recente ha avviato da ieri un pesante movimento ribassista. Il crollo in atto è un’occasione di acquisto?

Dal punto di vista tecnico Saipem è storicamente molto volatile e obiettivamente il crollo di ieri mi sembra un’occasione d’acquisto, ma con un pizzico di cautela. I volumi sono in salita ed è sempre molto pericoloso cercare di afferrare un coltello che cade, per cui bisognerebbe attendere un rallentamento della caduta. Il titolo ha violato il supporto a 0,394/0,395 euro e se la rottura sarà confermata si assisterà ad una prosecuzione della discesa verso gli 0,38 e gli 0,36 euro. Un ritorno al di sopra di 0,4 euro sarebbe un segnale di recupero da sfruttare per nuovi ingressi al rialzo.

Ci sono altri titoli che vuole segnalarci a Piazza Affari?

Tra i titoli a media capitalizzazione segnalo Tamburi che resta a ridosso di un’importante resistenza statica di medio termine posta a 3,5 euro. Se sarà confermata la rottura di questo livello, il titolo potrebbe spingersi verso i 3,7 euro prima e in seguito verso quota 3,8/3,9 euro. A chi volesse acquistare suggerirei di fissare uno stop loss all’eventuale violazione del supporto dinamico che al momento si trova a quota 3,4 euro, livello che coincide anche con il passaggio della media mobile a 50 sedute.
Tamburi ha un basso beta rispetto all’indice e quindi si muove indipendentemente dall’andamento del mercato.