Banche, il focus sugli stress test

Di Filippo Diodovich, market strategit di IG

Dopo tanta attesa sono stati pubblicati gli stress test dell’European Banking Authority su 51 istituti di credito del Vecchio Continente. La banca peggiore in Europa rispettando le attese della viglia è stata Banca MPS scendendo ben al di sotto della soglia del 5,5% del CET1 nelle condizioni avverse degli scenari proposti dall’EBA, evidenziando un delta di 1451 bps da un Fully Loaded CET1 al 12,07% che scende al -2,4% nello scenario peggiore. Poco sopra tale soglia l’austriaca Raiffesen, la spagnola Banco Popular e le irlandesi Allied Irisk Banks e Governor and Company of the Bank of Ireland.

Bene le altre banche italiane soprattutto Intesa Sanpaolo, Banco Popolare e UBI Banca. Un po’ indietro Unicredit (come atteso) con un Fully Loaded CET1 nello scenario avverso poco superiore al 7%. Il settore bancario italiano esclusa MPS si comporta bene e meglio rispetto ad altri comparti europei.  Le due big tedesche Deutsche Bank e Commerzbank evidenziano un Fuly Loaded CET1  in caso avverso poco superiore al 7%.

Migliori risultati per la Francia con BNP Paribas che era sotto la lente degli investitori ed è riuscita a superare gli stress test con un CET1 consistente. Nel complesso riteniamo che gli stress test hanno confermato le attese della vigilia con Banca MPS unica vera bocciatura e con banche irlandesi e austriache in leggera difficoltà. La trasparenza che hanno dato gli stress test hanno contribuito nelle contrattazioni dei CFD sugli indici europei a un leggero rialzo, segnale importante per le aperture delle Borse per la prossima settimana.

Ora che gli stress test sono stati pubblicati e sono stati indicati quali istituti dovranno pensare a nuovi piani per raccogliere nuovo capitale bisognerà tornare a porre i riflettori sull’altro tema fondamentale che sta impattando fortemente la redditività del settore ovvero il livello dei tassi. Gli esperti della BCE come quelli delle altre principali banche centrali globali stanno cercando di affrontare il problema, suggerendo alle banche di continuare con piani per tagliare costi operativi e ridurre le sofferenze.

MPS Approvato il piano di risanamento studiato da JPMorgan e Mediobanca che da indiscrezioni avrebbe ricevuto il consenso della BCE. Aumento di capitale fino a 5 miliardi di euro garantito da un consorzio di banche nazionale e internazionali e smaltimento di 9,2 miliardi di euro di sofferenze attraverso cartolarizzazione con il Fondo Atlante che avrà un ruolo fondamentale.

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