Barometro Cashless: +2,6% per gli acquisti con carta di credito a giugno

a cura di Osservatorio Acquisti CartaSi

E’ presto per capire se si tratti di soft landingo di downturn, ma all’affacciarsi dell’estate prosegue la lenta erosione del potenziale di crescita del tandem fiducia-acquisti. Dall’inizio dell’anno, infatti, si è continuamente accresciuta la numerosità dei fattori di incertezza (finanziari, geo-politici ed economici) che, se da un lato allargano progressivamente gli intervalli di confidenza dei modelli econometrici, dall’altro rilasciano un peso crescente sulla propensione al consumo delle famiglie. Allo stesso tempo, a complicare le cose si susseguono i rimbalzi tecnici delle crescite degli acquisti di questi ultimi mesi sul profilo «a dente di sega» della primavera-estate di un anno fa, segnalando certamente una serie storica ad alta volatilità.

Ciò accade in particolare al trend degli acquisti di giugno (+2,6%)che, confrontandosi con un giugno 2015 decisamente elevato, presenta complessivamente una tenuta rispetto all’andamento del mese precedente (+2,8%), ancorché esso stesso in rallentamento. Tuttavia, a differenza di maggio, questa volta il mancato sostegno proviene soprattutto dall’online, che si espande «solo» del +8,1%, a fronte di un canale fisico che torna moderatamente positivo (+1,2%). Proprio l’online, infatti, si confronta con una crescita, quella di dodici mesi fa, fra le più elevate (+24,5%). Ciò grazie a spese turistiche molto vivaci, allora in grado di contribuire per poco meno di 10 punti, mentre oggi bigliettazione e alberghi apportano un decremento di circa un punto e mezzo alla crescita dell’intero canale.

Tra i settori, tre sono gli elementi di sviluppo: gli acquisti di beni non alimentari sui grandi siti internazionali di eCommerce, gli shop di informatica e beni digitali (on/offline) e la crescita dei pagamenti presso Enti pubblici(Poste, bollettini, enti vari) e assicurazioni. Mentre, nella fase pre-saldi, torna decisamente in territorio positivo l’Abbigliamento, fra i segmenti in decremento, le voci turistiche non si giovano di un mese di scarso appeal. Elezioni durante il ponte, maltempo e tensioni internazionali hanno rappresentato una miscela poco digeribile per un settore abituato a tassi di espansione elevati anche in periodi di crisi economica. Appaiono ancora in contrazione i beni durevoli, a testimonianza di un attento processo di selezione nelle scelte di acquisto. Se guardiamo infatti fuori dal perimetro del nostro Osservatorio, il continuo impulso del mercato dell’auto evidenzia una tendenza che, fra i beni a fruizione ripetuta, predilige alcune scelte a discapito di altre. I Beni per la casa, certamente. L’Abbigliamento? Lo capiremo a saldi conclusi.

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