Nuovo canale di allentamento della politica monetaria in Giappone? Non ancora

di Nadège Dufossé, Head of Asset Allocation, Candriam Investors Group

L’inflazione in Giappone si sta riportando in territorio negativo e l’Indice dei Prezzi al Consumo core è sceso allo 0,6%, ben distante dall’obiettivo del 2%. Anche guardando alle aspettative delle famiglie e delle imprese, il quadro segna un peggioramento. Gli indicatori sulla fiducia si sono deteriorati e la spesa per investimenti potrebbe seguire lo stesso trend, a giudicare dalla rapida diminuzione degli ordini di macchinari. Tale situazione è imputabile, tra le altre cause, al recente rafforzamento dello yen, che nei prossimi mesi inciderà sugli utili aziendali.

Shinzo Abe, confortato dal successo alle elezioni per la Camera Alta, è ora pienamente legittimato a passare all’azione e rilanciare le sue “tre frecce”. Il premier giapponese ha già annunciato l’avvio di un deciso allentamento delle politiche di bilancio. Il programma di rilancio potrebbe valere circa 10 trilioni di yen, pari al 2% del PIL, e assumere la forma di incentivi per favorire il reinserimento dei disoccupati nel mondo del lavoro, ma anche per rilanciare lo sviluppo delle infrastrutture ed il sostegno alle piccole e medie imprese.

Tali misure di bilancio andrebbero coordinate con la politica monetaria. La BoJ attuerà verosimilmente nuove misure espansive agendo su tre dimensioni: leva quantitativa, leva qualitativa e tassi d’interesse. Dovrebbe innanzitutto aumentare ulteriormente gli acquisti di obbligazioni ed ETF, allungando le scadenze e tagliando il suo tasso ufficiale di ulteriori 10 pb. Gli unici dubbi riguardano i tempi: la BoJ potrebbe infatti partire a luglio con il taglio delle stime su PIL e IPC, oppure in autunno di concerto con le politiche di bilancio espansive.

Sono misure che rientrano nell’ambito delle precedenti iniziative di allentamento. Un nuovo canale di espansione monetaria, citato sempre più di frequente, è il cosiddetto helicopter money, consistente nell’emissione di perpetual bond, sottoscritti direttamente dalla banca centrale, per finanziare la spesa o la riduzione delle imposte. Si tratta però di un’iniziativa vietata dall’Articolo 5 della Legge sulle finanze pubbliche. Il Giappone è tradizionalmente un precursore nel campo delle politiche monetarie innovative e potrebbe sperimentare questo genere di misure, qualora la situazione dovesse ulteriormente deteriorarsi. Un’iniziativa di questo genere non rientra tuttavia nel programma di quest’anno e l’obiettivo prioritario rimane la convergenza verso un avanzo della spesa pubblica nel 2020.

Queste politiche espansive potrebbero favorire i titoli azionari e consentire un indebolimento dello yen. I tempi e le proporzioni di questi provvedimenti saranno fondamentali per la reazione dei mercati. Consigliamo dunque di operare investimenti tattici sul Giappone, attraverso strategie su opzioni.

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