Wall Street, dopo i risultati societari occhi puntati sui non farm payrolls

A Wall Street oltre il 70% delle 403 aziende che hanno pubblicato i risultati nello S&P500 che hanno battuto le attese facendo contestualmente scendere le stime di riduzione dei profitti per il trimestre in corso al 2,8% contro il 4,5% stimato ad inizio luglio.

Il dato clou rimane la pubblicazione dei non farm payrolls questo primo pomeriggio, e è inutile dire che la bontà o meno del dato avrà pesanti ripercussioni sulle previsioni di azione della FED sui tassi, soprattutto dopo le dichiarazioni di alcuni governatori delle FED regionali che hanno ribadito come settembre non sia ancora fuori dai giochi per un potenziale rialzo dei tassi, fattore che ha fatto salire le probabilità di una manovra restrittiva, come stimate dai Fed Fund Futures, al 18% dal precedente 12% per settembre e 42,7% dal precedente 38% per dicembre.

Sul fronte valutario a parte la scontata reazione negativa della sterlina alla decisione della BoE registriamo una ripresa del dollaro sia contro euro che contro yen; nulla di drammatico in attesa però del dato odierno sul mercato del lavoro USA.

L’oro oscilla nervosamente in area 1.360 dollari per oncia mentre il petrolio dal canto suo dopo giornate difficili consolida un buon recupero sicuramente alimentato da operazioni di short covering dopo un dato sulle scorte di benzine che ha mostrato la discesa più corposa in questo periodo dell’anno da un quinquennio a questa parte.

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