Economie avanzate ed emergenti: la view di Syz

A cura di Adrien Pichoud, Chief Economist Syz Asset Management
Negli Stati Uniti, le preoccupazioni in merito alla crescita sono state (temporaneamente ?) dissipate da un recupero del numero di nuovi posti di lavoro e degli indici che misurano l’attività in giugno. Questi sono tornati ora a livelli compatibili con una crescita del PIL del 2%, tuttora alimentata prevalentemente dai consumi. Tuttavia, l’assenza di una considerevole pressione al rialzo sui salari e il riconoscimento da parte della Fed di un livello del tasso sui Fed Fund a lungo termine inferiore implicano che la banca centrale resterà cauta nel prendere in considerazione potenziali incrementi dei tassi.
Nell’eurozona, lo scollamento tra l’aumento dei rischi politici e lo stress finanziario in Italia, da un lato, e i dati economici che evidenziano una stabile espansione, dall’altro, sta diventando sorprendente. Di fatto, gli indici che  misurano l’attività indicano una crescita superiore all’1,5%, trainata da Germania e Spagna. Prevediamo che le conseguenze economiche dirette della Brexit saranno limitate e che il rischio principale risieda in un eventuale impatto negativo sulla fiducia in seguito alle turbolenze nel settore bancario italiano e alle imminenti elezioni nazionali.
Le previsioni per il Regno Unito si sono nettamente deteriorate dopo il voto sulla Brexit, con uno choc sulla fiducia in relazione all’investimento che ne è derivato e un probabile effetto di contagio sui consumi. Il prossimo futuro potrebbe riservare una recessione e probabilmente scatenerà un sostanziale allentamento della politica monetaria. Lo stimolo fiscale potrebbe rivelarsi un mezzo più efficiente per sostenere la crescita, come osservato in Norvegia o in  Giappone, in cui le recenti elezioni hanno confermato l’appoggio pubblico alla Abenomics.
Economie emergenti. La combinazione dello stimolo fiscale e dell’allentamento della politica monetaria ha consentito alla crescita in Cina di stabilizzarsi, sostenuta da un (leggero) deprezzamento della valuta. Ciò, unito alla forza dello yen, crea un ambiente favorevole per tutta l’Asia emergente, nonostante la crescita indiana ceda parte del suo slancio. L’economia brasiliana sembra aver superato il momento critico dopo la tregua sul fronte politico e un tentativo di recupero degli indici che misurano l’attività. La Russia attraversa una dinamica simile, con il rallentamento dell’inflazione che giustifica un allentamento della politica monetaria da parte della banca centrale. Un simile trend di allentamento di politica monetaria è in corso in Turchia, duramente colpita dal rallentamento del turismo. Per contro,  la banca centrale messicana, messa di fronte all’indesiderata debolezza della valuta, ha incrementato nuovamente i tassi nonostante il rallentamento dell’attività economica.

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