Tassi bassi sui governativi

A cura di Anima Sgr
Sul comparto obbligazionario nel suo complesso, caratterizzato dall’incertezza derivata dall’esito referendario, la view di ANIMA viene confermata prudenzialmente neutrale, sia globalmente sull’asset class sia sulla duration in generale, considerando il basso livello dei tassi di interesse che si riflettono sui rendimenti. Nel dettaglio, resta neutrale il giudizio sull’area euro, sia core sia periferica, così come sul Giappone.
Discorso a parte per quanto riguarda gli Stati Uniti: i dati macro sono prevalentemente positivi, ma i rendimenti dei Treasury continuano a scendere. I maggiori rischi nascono dalle attese di una possibile futura azione restrittiva della Federal Reserve in relazione a un miglioramento della crescita e a una dinamica inflattiva positiva. Le probabilità di un rialzo entro fine anno sono tornate intorno al 30%-40%, dopo che nei giorni successivi alla Brexit erano crollate quasi allo zero, superate anche da un possibile taglio dei tassi. Le previsioni dei partecipanti al FOMC della Fed confermano una tendenza prospettica a proseguire nella sua politica di rialzo dei tassi, seppur con moderazione.
Obbligazioni a spread: ok high yield ed emergenti. Nell’universo delle obbligazioni a spread, a parere di ANIMA, rappresentano ancora una buona opportunità nel medio periodo i segmenti delle obbligazioni high yield e dei bond emergenti. All’interno dei nostri fondi obbligazionari flessibili, emergenti e high yield restano, quindi, due asset class su cui continuare a puntare, se pur con un atteggiamento selettivo, dato dalla possibilità, per entrambe, che si presentino rischi di liquidità. Per quanto riguarda gli high yield, continuiamo a guardare ai titoli americani, concentrati principalmente sui settori legati all’energia e, in minima parte, su quello dei consumi, e a quelli europei.
Per i bond emergenti, invece, il mercato obbligazionario in valuta forte rimane ben sostenuto da flussi d’investimento spinti da più alti rendimenti rispetto ad altre aree del mercato obbligazionario e fondamentali più stabili, in un contesto di complessivo sostegno da una Federal Reserve più lenta delle attese.
Valute: meglio restare neutrali. Sul fronte del mercato delle valute, le view attuali sono sostanzialmente neutrali per quanto riguarda il dollaro e lo yen. Permane la view negativa sulla sterlina, colpita fortemente dall’esito della Brexit: Il mercato teme che il paese fatichi a finanziare un deficit delle partite correnti particolarmente elevato, dato il peggioramento dell’outlook di crescita derivante dalla scelta di uscire dall’Ue.

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