Perché tornare a guardare al debito dei Mercati Emergenti

Di Anisha A. Goodly, portfolio specialist del fondo TCW Emerging Market Local Currency Income

Molti dei recenti venti contrari si sono indeboliti: il rally delle valute dei Mercati Emergenti potrebbe quindi continuare? A nostro avviso, vi è spazio per rialzi, anche dopo il rimbalzo di quest’anno. Per diverse ragioni.

Innanzitutto, i fondamentali sono in miglioramento. Stiamo iniziando a vedere segnali di progressi per la crescita dei Mercati Emergenti, con molte economie di grandi dimensioni (Brasile, Russia) che paiono aver toccato il fondo e pronte quindi a risalire. Inoltre, il differenziale tra crescita degli Emergenti e crescita dei Paesi Sviluppati si sta allargando. Storicamente, ciò si correla positivamente con una sovraperformance delle valute Emergenti contro il dollaro.

Poi, l’inflazione degli Emergenti sembra aver toccato i massimi, permettendo alle Banche centrali di allentare le politiche monetarie. L’indicatore è in calo dall’autunno del 2015 e ci aspettiamo che continuerà su questa traiettoria. Quasi tutte le principali economie Emergenti si trovano in un ciclo di allentamento o comunque tengono fermi i tassi, dando così spazio a un maggior potenziale di crescita.

Le valutazioni sono allettanti: i tassi reali medi negli Emergenti sono molto più alti che nei paesi Sviluppati (1,6% contro 0,3%). Inoltre, quasi il 70% del mercato obbligazionario del secondo gruppo scambia con rendimenti sotto il 2%. Va considerato poi che le principali classi di attivi scambiano vicine al margine inferiore dei propri range, al contrario di quanto avviene per il debito emergente denominato in valuta locale. Con rendimenti medi del 6%, riteniamo che tale classe di attivi sia attraente, rispetto al reddito fisso dei Paesi Sviluppati.

Infine, i fattori tecnici sono di supporto. La maggior parte degli istituzionali sono sottopesati sul debito emergente, mentre gli investitori retail hanno lasciato il mercato in gran parte nel periodo 2013-2014. Anche con gli afflussi di quest’anno, il posizionamento resta leggero. In questo quadro di bassa crescita/bassi rendimenti, la caccia degli investitori globali allo yield è positiva per i mercati valutari dei Mercati Emergenti, soprattutto con il miglioramento dei fondamentali.

In conclusione, dopo molti anni di sottoperformance, è opportuno tornare a guardare al debito emergente in valuta locale. Abbiamo iniziato ad aumentare opportunisticamente l’esposizione a questa classe di attivi nei nostri portafogli total return sugli Emergenti. Tuttavia, la selezione a livello geografico resterà fondamentale. Non riteniamo ci saranno rialzi generalizzati: questi si concentreranno nei Paesi in cui sono presenti tre fattori. Miglioramento dei fondamentali; riforme strutturali positive, cambiamenti politici.

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