Il rublo è considerata una moneta da mantenere in portafoglio

A cura di Yann Quelenn, analista di Swissquote

Il continuo apprezzamento del rublo lo ha portato sui massimi dell’ultimo mese contro il dollaro americano, anche se c’è ancora spazio per un’ulteriore risalita sulla scia della ripresa dell’economia russa, che non pare dare cenni di inversione di marcia. Secondo noi, 62 rubli per un dollaro rappresentano un obiettivo raggiungibile nel breve termine. L’attuale rafforzamento è dovuto al fatto che gli investitori sono alla ricerca di rendimenti in un momento in cui la maggiorparte dei tassi delle principali economie occidentali si trova in territorio negativo o quasi.
In tale contesto, il rublo rappresenta un’ottima opportunità e appare certamente sottovalutato. Una seconda ragione che ci porta ad affermare l’attratività della moneta russa è individuabile nel rimbalzo strutturale dei prezzi del petrolio, che devia naturalmente gli investimenti verso economie come quella di Mosca,  basate prevalentemente sulle vendite di questa materia prima. Il dato di oggi sulle vendite al dettaglio del mese di luglio potrebbe mostrare un consistente e rapido apprezzamento mensile (2,9%) per quanto su base annuale la crescita del dato dovrebbe comunque rimanere in territorio decisamente negativo (-5% e oltre) a causa delle conseguenze della forte recessione registrata lo scorso anno e del calo dei prezzi del petrolio. Anche il tasso di disoccupazione dovrebbe mostrare una tendenza sotto il 5,4%.
Di conseguenza riteniamo che l’economia russa stia nuovamente decollando. La banca centrale potrebbe ora intervenire addirittura per limitare eventuali forti fluttuazioni al rialzo del rublo, tant’è che ci aspettiamo un taglio del tasso principale intorno al 10% nel corso della riunione del sedici settembre, anche se non escludiamo che possa applicare una riduzione più decisa del saggio di riferimento anche prima di questa data.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!