Intervista di Davide Pantaleo (TrendOnline) a Gianluigi Raimondi, analista tecnico e co-fondatore di Finanzaoperativa.com del 25 agosto 2016
L’indice Ftse Mib è tornato a perdere terreno dopo essersi spinto di nuovo ad un soffio dall’area dei 17.000 punti. Quali scenari prevede nel breve a Piazza Affari?
Tecnicamente il Ftse Mib ha provato ad avvicinarsi all’area dei 17.000/17.120 punti e se questa resistenza non sarà superata entro brevissimo termine, l’indice potrebbe disegnare un triplo massimo leggermente discendente. Questa figura potrebbe innescare una nuova correzione con target ultimo in area 16.235/16.000. Se al contrario il Ftse Mib riuscirà ad avere ragione dell’ostacolo in area 17.000/17.120, si aprirebbe la via per un’ulteriore salita con obiettivi di brevissimo in zona 17.210 e in seguito a quota 17.700 punti, per poi spostare l’attenzione sul test della soglia psicologica dei 18.000 punti. Molto dipenderà a questo punto da quello che dirà domani il numero uno della Fed Janet Yellen e bisognerà vedere come reagirà alle sue dichiarazioni Wall Street e di conseguenza Piazza Affari.
Segnalo come punto di inversione per il Ftse Mib l’incrocio al ribasso della media mobile a 50 giorni che ora passa in area 16.500 punti.
Unicredit oggi cede il passo alle prese di profitto dopo il forte rally delle ultime due sedute, mentre si difende meglio Intesa Sanpaolo che però aveva corso meno. Quali strategie ci può suggerire per questi due titoli?
Unicredit due giorni fa ha incrociato al rialzo in area 2 euro le medie mobili a 21 e a 50 sedute e sempre su questo livello ha oltrepassato la resistenza dinamica discendente di medio termine. Il titolo ha generato così un segnale rialzista che potrebbe condurre i corsi in prima battuta a chiudere il gap ribassista aperto a fine giugno in area 2,5 euro e successivamente verso area 2,7/2,75 euro.
L’eventuale ritorno di Unicredit sotto i 2 euro farebbe proseguire il downtrend e quindi porterebbe ad archiviare il recente rally come un falso segnale rialzista.
Anche Intesa Sanpaolo non sembra impostato male e al pari di Unicredit di recente ha incrociato al rialzo le medie mobili a 21 e a 50 sedute. Ieri il titolo ha oltrepassato a quota 1,95 euro la trendline discendente di medio termine che dalla metà di marzo impediva un recupero dei corsi. Al rialzo i prossimi obiettivi li possiamo individuare a 2,16 euro in primis e in seguito a 2,26 euro, con target successivo a 2,4 euro. Eventuali acquisti andranno corredati da uno stop loss molto rigido a quota 1,9/1,91 euro.
Come valuta l’attuale impostazione di Telecom Italia che si è riportato sopra quota 0,8 euro. Consiglierebbe un acquisto del titolo sui livelli attuali?
Telecom Italia dopo il minimo a 0,6265 euro dello scorso 7 luglio, ha intrapreso un trend rialzista che ha spinto i corsi a superare a quota 0,75 euro la trendline discendente di medio termine.
Penso che il rialzo di Telecom Italia possa proseguire, a patto di assistere ad un ulteriore recupero del Ftse Mib, al quale il titolo è abbastanza correlato. Un primo obiettivo lo abbiamo a 0,8765 euro e più in là nel tempo a 0,9315 euro e in questo caso fisserei uno stop loss a 0,78 euro dove passa il supporto dinamico di breve termine oltre alla media mobile a 21 giorni.
Ci sono dei titoli che sta seguendo con interesse a Piazza Affari?
Nelle ultime sedute qualche segnale interessante è stato inviato da Campari che sta proseguendo nell’uptrend iniziato a fine giugno, con un doppio minimo in area 8,1 euro. Il titolo oggi si comporta meglio del mercato e si trova in prossimità del test del supporto dinamico ascendente che al momento coincide con la media mobile a 21 sedute in area 9,6 euro. La tenuta di quest’ultimo livello potrebbe favorire un attacco alla soglia dei 10 euro e in seguito portare ad una prosecuzione del rialzo con target a 10,5 euro prima e oltre quota 11 euro in secondo momento. A chi volesse acquistare Campari ora suggerirei di fissare uno stop loss sotto quota 9,6 euro.