Oro, prezzo frenato da aspettative rialzo tassi Usa

A cura di Nevine Pollini, Senior Equities and Commodities Analyst di Ubp

Stiamo mantenendo una posizione cauta sull’oro e rimaniamo della convinzione che il metallo giallo continuerà probabilmente a oscillare all’interno di un certo range nei mesi a venire: da un lato, sarà ancora visto come un bene rifugio e continuerà a beneficiare dei tassi d’interesse estremamente bassi a livello globale, fintanto che gran parte delle banche centrali continuerà a portare avanti qualche forma di Quantitative Easing o di allentamento monetario; dall’altro, l’aumento del prezzo dell’oro rimarrà limitato, per via delle attese di un probabile rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve prima della fine dell’anno.

Negli Stati Uniti, alcuni dati macro relativi al mese di agosto (come la creazione dei posti di lavoro e i due indici dell’ISM manifatturiero) sono stati deludenti e ciò ha smorzato le aspettative di un rialzo dei tassi a settembre da parte della Fed o, al più tardi, verso la fine dell’anno. Tuttavia, le ultime dichiarazioni rilasciate da alcuni “falchi” dell’Istituto centrale americano – come Dennis Lockart, Jeff Lacker – e, a sorpresa, da Eric Rosengren della Fed di Boston, da sempre piuttosto “colomba”, hanno lievemente riportato alla luce tali attese di un rialzo entro l’anno. Tuttavia, la super colomba Lael Brainard, governatore della Fed, continua come sempre ad essere a favore della cautela, fintanto che la Fed non vedrà dei segnali chiari in termini di inflazione.

Le possibilità di una mossa della Fed nel corso del prossimo meeting, previsto per il 21 settembre, sono ormai decisamente più remote e anche se l’Istituto centrale americano dovesse mantenere lo “status quo”, siamo certi che gli ufficiali della Fed continueranno a parlare delle aspettative sui tassi, continuando quindi a porre un tetto al prezzo dell’oro.

Ovviamente, tutto ciò ha validità solo se gli avvenimenti dei giorni scorsi, come l’esplosione avvenuta nel quartiere di Chelsea (Manhattan) e gli accoltellamenti in Minnesota, non riporteranno in vita e faranno aumentare i timori relativi al terrorismo. Ad ogni modo, finora, l’oro ha reagito in maniera appena percettibile a tali eventi.

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