Debolezza in vista per le quotazioni del natural gas?

A cura di Vontobel Certificati

L’estate ha abbondantemente superato il giro di boa: il bilancio, fino ad ora, è di una stagione abbastanza nella media. Il clima meno caldo che caratterizzerà il prossimo mese dovrebbe ridurre fisiologicamente la domanda di Natural Gas, inducendo un aumento delle scorte che con le forniture mantenute al di sopra della media, potrebbe rappresentare una pressione ribassista sulle quotazioni.

Fino ad ora il sentiment sulle negoziazioni del natural gas è ancora supportato da dati positivi sulle scorte. La scorsa settimana i prezzi del natural gas hanno registrato un incremento sui 5 giorni pari all’11%, la percentuale più alta registrata dallo scorso aprile. Il rally è stato alimentato dalla pubblicazione dei dati Eia (l’Autorità energetica degli Stati Uniti) che hanno riportato un rallentamento nella crescita delle scorte del prodotto. Nella settimana al 19 agosto le scorte di Gas naturale statunitensi sono cresciute di 11 miliardi di piedi cubi. Il dato è stato decisamente inferiore ai +22 miliardi stimati dagli analisti ed ha portato il future con consegna ottobre di spingersi sino a 2,876 dollari per milione di Btu (British termal unit). Il totale degli stock si attesta a 3.350 miliardi di piedi cubi, 275 miliardi in più rispetto a un anno fa e +350 miliardi sopra la media a cinque anni.

Gli investitori sono convinti che il surplus minore della media dei mesi precedenti potrebbe sostenere ulteriormente i corsi della risorsa naturale, tesi avvalorate anche da un quadro tecnico orientato al rialzo. Tuttavia gli analisti mettono in guardia sul possibile aumento delle scorte nella seconda parte dell’anno, anche perché, avvertono gli esperti, la domanda dovrebbe essere moderatamente più bassa e le temperature più rigide potrebbero indebolire il quadro nel lungo periodo.

Quadro tecnico interessante per le quotazioni del Natural Gas che con la chiusura di giovedì 25 agosto hanno violato al rialzo la resistenza dinamica espressa sul grafico giornaliero con i top decrescenti dell’1 e 29 luglio 2016. Detta violazione ha trovato immediata conferma nella seduta del venerdì successivo. Il rally che ha portato a queste violazioni ha preso avvio in area 2.535 dollari, in seguito ad un doppio segnale di forza, originato dal rimbalzo avvenuto sui supporti statici di area 2.528 dollari, area dove era in transito il supporto dinamico di lungo periodo, generato con i minimi crescenti del 7 marzo e 19 maggio. Nella settimana in corso sarà necessario un test del cambio di stato della trendline prima descritta, da resistenza a supporto dinamico. In questo quadro è possibile attuare strategie rialziste che vedrebbero ingressi in acquisto sul future a 2.875 dollari. Strategie di questo tipo avrebbero come target primario i 2.910 e target finale i massimi di periodo a 2.990 dollari, unica barriera che potrebbe far da contrasto al raggiungimento di quota 3.000 dollari. Solo un ritorno al di sotto della trendline prima descritta, con conferme che arriverebbero a 2.720 dollari, potrebbero portare ad un’inversione della strategia, con target al ribasso posizionati a 2.600 e 2.530 dollari.

gas naturale grafico tecnico

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