A cura di di Yann Quelenn, analista di Swissquote
Come da copione, la Fed ha mantenuto i tassi invariati: la banca centrale americana infatti è in attesa di ulteriori conferme che il suo obiettivo possa essere raggiunto, anticipando che è molto probabile che verrà registrato un forte segnale indicativo di un rialzo imminente prima della fine dell’anno. Ciononostante, noi rimaniamo convinti che un rialzo dei tassi prima della fine dell’anno in mancanza di un tasso di inflazione sostenibile non possa essere considerata una soluzione degna di questo nome per la Fed che, al contrario, sta tirando per le lunghe promesse circa l’avvio della fase di normalizzazione sui tassi per difendere la sua credibilità e, conseguentemente, evitare un’ampia svalutazione del dollaro.
Non dimentichiamo infatti che è da oltre un anno che la Fed lascia intendere che è pronta ad un rialzo senza poi agire nel concreto.
Il Presidente della Fed Janet Yellen appare soddisfatta da come stanno andando le cose in economia, per quanto questa compiacenza non sembra tanto convinta da persuadere la banca centrale americana a procedere con un’inversione di politica monetaria, in quanto si attende prima una ripresa decisa sul mercato del lavoro. Noi riteniamo che bassi tassi di disoccupazione e zero crescita salariale siano due assunti che non possono convivere. Si tratta di un paradosso economico vero e proprio. Ecco perchè riteniamo invece che non solo il tasso reale di disoccupazione sia più elevato, ma che questo costituisca anche il vero motivo per cui la Fed non procede spedita con i rialzi.
Sul mercato ovviamente la decisione della Fed sta producendo un rafforzamento dell’euro sul dollaro e nuovi guadagni sulle Borse: le probabilità di un rialzo a dicembre sono ora prezzate al 61%. Sembra proprio che ci stiamo preparando a rivedere un film già visto nel 2015: un rialzo dei tassi che serva a salvare per qualche tempo la reputazione della Fed. Ci sarà sicuramente un prezzo da pagare. Una profonda correzione delle Borse sembra essere il più probabile.