Mercati in attesa del dato sui non-farm payrolls

A cura di Wings Partners Sim

Il settore dei servizi USA ha riportato a settembre l’espansione più rapida da quasi un anno, battendo ampiamente le aspettative di Wall Street e incrementando il sentiment positivo sulla performance economica del terzo trimestre, già evidente negli ultimi giorni. L’indice del terziario redatto dall’ISM è salito a 57,1, dal 51,4 di agosto e superando le stime degli analisti di 53, ampiamente al di sopra della soglia di espansione del 50. Il progresso è frutto di un risultato positivo per molti indicatori; condizioni di mercato, nuovi ordini, aspettative future, occupazione sono tutti migliorati rispetto ad agosto. Questo dato fa conferma le indicazioni positive per il settore manifatturiero, tornato in crescita lo scorso mese a 51,5, dopo essere stato in territorio di contrazione ad agosto (49,4).

Le ultime indicazioni hanno generalmente rafforzato l’idea che la Fed potrà alzare i tassi a dicembre e, le probabilità implicite, sono salite al 62,1%, nonostante indicazioni preliminari per il mercato del lavoro al di sotto delle aspettative. Infatti l’indice ADP ha evidenziato per settembre la creazione di 154 mila nuovi posti di lavoro a settembre nel settore non-agricolo privato, sotto sia ai 175 mila di agosto che ai 166 mila attesi.

Questo dato precede la pubblicazione del dato ufficiale del non-farm payrolls e del tasso di disoccupazione di oggi, attesi rispettivamente a 175 mila e al 4,9%, rispetto ai 151 mila e al 4,9% di agosto. Sono questi gli indicatori più attesi della settimana, dato che la Fed ha più volte ribadito di aspettarsi una conferma nell’incremento dell’occupazione in questi mesi prima di adottare una stretta monetaria.

Un dato di oggi al di sotto delle aspettative potrebbe ridurre nuovamente le probabilità di intervento nei prossimi giorni, generando un indebolimento del dollaro. Tuttavia anche in questo caso sarebbe di natura transitoria dato che, a meno di un risultato disastroso, saranno ancora da verificare i risultati relativi ad ottobre e novembre, prima dell’incontro dicembrino della Banca Centrale.

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