Auto, immatricolazioni ancora in crescita. Ma l’indice settoriale resta al palo

Il settore auto europeo registra un’ulteriore crescita delle immatricolazioni. Secondo i dati diffusi dall’Unrae il terzo trimestre di quest’anno segna infatti il 37° risultato positivo (ad esclusione del luglio 2016). Nel dettaglio, nei primi nove mesi del 2016 le immatricolazioni dell’Europa a 28+Efta hanno superato con un mese di anticipo rispetto al 2015, la soglia degli 11 milioni di vetture registrate con 11.607.266 unità, 830.000 in più rispetto allo scorso anno, quando risultavano immatricolate 10.776.740 auto, con un incremento, quindi, del 7,7 per cento.

Il solo mese di settembre è cresciuto del 7,3%. Nei primi nove mesi del 2016, i 23 Paesi stanno crescendo più della media del mercato, tutti sono in territorio positivo tranne Svizzera e Olanda, con la prima che mostra segni di ripresa. “L’andamento positivo del mercato europeo – ha commentato Romano Valente, Direttore Generale dell’Unrae, l’Associazione delle Case automobilistiche estere – conferma che le forti iniziative promozionali locali, anche se con declinazioni diverse, funzionano nello stimolare il ricambio del parco anziano, che vale ancora più di 250 milioni di vetture con un’età media di 9,7 anni”.

“Anche provvedimenti fiscali hanno aiutato questo processo, come in Spagna, Gran Bretagna, Francia e Italia. Queste ultime due hanno adottato il Superammortamento, la Francia ne ha già annunciato il rinnovo per il 2017, in Italia si annuncia una riduzione dell’aliquota dal 140% al 120% – prosegue il Direttore Generale – con la conseguenza che assisteremo ad una evitabile anticipazione di domanda sul finire dell’anno e un conseguente calo all’inizio del prossimo anno. “Come insegnano altri Paesi, anche l’auto ha bisogno di stabilità e di provvedimenti strutturali: la riduzione del superammortamento prende una corsia contraria”, ha concluso Valente.

Inb questo scenario, tuttavia, l’indice Stoxx Europe 600 Auto & Parts, paniere di riferimento per il comparto azionario automobilistico del Vecchio Continente, continua a perdere da inizio anno oltre il 9%. Forse i titoli del settori iniziano ad essere sottovalutati e, dal punto di vista dell’analisi tecnica, l’indice è prossimo al test dell’importante resistenza statica di medio periodo posta a ridosso dei 500 punti. Un livello oltre il quale i corsi avrebbero via libera per tornare almeno sui livelli di inizio 2016, in zona 540 punti.

Per sfruttare il potenziale allungo dell’indice Stoxx Europe 600 Auto & Parts, a Piazza Affari è disponibile un Etf: il Lyxor Ucits Etf Stoxx Eu 600 Auto&Parts.   Gianluigi Raimondi

stoxx-600-europe-auto

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!