Nuovo Btp Italia, l’analisi di convenienza di Marzotto Sim

A cura dell’Ufficio studi di Marzotto Sim

Dal 17 al 20 ottobre sarà possibile sottoscrivere il nuovo BTP Italia della durata di otto anni, con scadenza quindi 2024. Il periodo di sottoscrizione è distinto in due fasi:

  • dal 17 al 19 ottobre riservato alla clientela retail con sottoscrizione minima 1,000 Euro e facoltà da parte del MEF di chiudere anticipatamente l’offerta
  • il 20 ottobre è invece riservato agli investitori istituzionali

Le caratteristiche del titolo sono le seguenti

  • Prezzo di emissione: 100
  • Cedola minima garantita: 0.35%
  • Livello dell’indice FOI: 100.14839
  • Data di regolamento per i contratti chiusi in sottoscrizione: 24 ottobre
  • Cedole: semestrali indicizzate all’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi
  • Rivalutazione del capitale: semestrale corrisposta con la cedola con previsione di un floor in caso di deflazione
  • Capitale nominale: garantito a scadenza anche in caso di deflazione
  • Premio fedeltà: per chi acquista all’emissione nella Prima fase del periodo di distribuzione (retail) e detiene fino a scadenza pari al 4 per mille del valore nominale.

Analisi di convenienza

Considerando i circa 6 mesi di scadenza in più rispetto al BTP Italia 0.40% aprile 2024, il nuovo BTP Italia dovrebbe rendere circa lo 0,10% in più. A tanto infatti vale l’estensione di scadenza sulla curva dei rendimenti. Considerando poi che la cedola non sarà dello 0,40% ma dello 0,35%, va considerato un adeguamento di prezzo equivalente allo 0,05% in meno di cedola che si ricever ogni anno.

Tenuto conto di questi due elementi, affinchè convenga in termini relativi il nuovo BTP Italia, quest’ultimo dovrà avere un prezzo di sottoscrizione di 1,10 punti inferiore rispetto al vecchio BTP Italia 0,40% 2024. Se cioè il prezzo di emissione del nuovo BTP Italia sarà inferiore di almeno 1,10 punti rispetto a quello del vecchio sarà conveniente acquistarlo, altrimenti meglio andare sul “vecchio” 2024.
Questo calcolo non tiene conto del premio di detenzione dello 0,40%, pagato a scadenza a tutti i sottoscrittori che lo abbiano detenuto in portafoglio per tutta la durata.
Per i “cassettisti” quindi, cioè coloro che lo sottoscrivono già sicuri di detenerlo fino a scadenza, la differenza di prezzo scende a 0,80 circa.

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