Report Operativo: monitoraggio posizioni su Intesa, Luxottica, Ubi Banca ed Enel

Intesa Sanpaolo ha interrotto alla fine di agosto il trend negativo di medio periodo che andava avanti dal 1° dicembre 2015, e dopo aver segnato minimi tra 1,52 e 1,55 euro ha recuperato stabilmente quota 1,80 euro. IL prezzo ha fluttuato attorno a quota 2,00 stabilizzandosi su questo livello e raggiungendo un massimo relativo a 2,22 euro lo scorso 1° settembre. Da allora Intesa ha ritracciato nuovamente per tornare a 1,852 euro e stabilizzarsi sui 2,00 euro, delineando un trend rialzista con supporto dinamico passante attualmente attorno a 1,93 euro.

Nel Report Operativo n°160 mandato lunedì 10 ottobre ai nostri clienti si suggeriva di monitorare Intesa Sanpaolo e di tentare un primo acquisto a 1,997 euro con stop loss sotto 1,965 e primi obiettivi 2,08 e poi 2,15 euro, ed eventualmente, in caso di stop loss, di rientrare con più calma nell’area 1,93 euro con stop loss in questo secondo caso sotto 1,89 euro e primo target 2,00/03 euro. Il primo acquisto è stato fermato in stop loss il 12 ottobre, e il prezzo è sceso il 13 ottobre al secondo livello di acquisto a 1,93 euro, fino ad un minimo di 1,911 euro. Successivamente Intesa ha effettuato un forte rimbalzo confermando il supporto dinamico rialzista, e oggi sale a 2,056 euro ben oltre il primo obiettivo. Siamo in profitto lordo del +6,53% e manteniamo la posizione puntando all’area 2,15/20 euro inserendo un trailing profit sotto quota 2,02 euro, livello al quale bloccheremo un profitto minimo lordo pari al +4,66%.

Luxottica si muove in una fase ribassista iniziata a dicembre 2015, che si è attenuata a partire dallo scorso marzo 2016, e il prezzo ha ceduto da 65 euro fino a circa 39,90 euro registrato nelle recenti sedute. Nel breve si può notare la fase di stretto trading range compresa tra 42 e 45 euro proseguita da luglio a settembre, e la successiva rottura al ribasso del forte supporto statico di lungo periodo posto a quota 42 euro. Nella seduta del 7 ottobre il prezzo ha però configurato un hammer con un notevole incremento di volumi dopo aver registrato un minimo relativo intraday a 39,92 euro.

Nel Report Operativo n°160 mandato lunedì 10 ottobre ai nostri clienti si suggeriva di acquistare Luxottica al prezzo di 40,50 euro, con stop loss stretto sotto 39,90, per cogliere un movimento di riaggiustamento fino a 42/43 euro. Oggi Luxottica tocca quota 42 euro e va a realizzare il classico pullback tecnico da ipervenduto di breve dopo la rottura dell’importante supporto, ma i volumi restano ridotti al lumicino e sembra che il titolo non abbia la spinta necessaria per tornare sopra quest’area. Siamo in profitto lordo del +3,7% e potrebbe essere sensato consolidare il gain, considerando la configurazione tecnica che dovrebbe preludere alla ripresa della fase ribassista, con probabile target in area 37,50 euro. Manteniamo la posizione ma andiamo subito a inserire un take profit in caso di arretramento del prezzo sotto 41,80 euro, livello al quale bloccheremo un guadagno lordo minimo del +3,2%.

Ubi Banca si muove in un trend primario negativo iniziato nell’estate del 2015, quando il titolo quotava circa 7,90 euro, che si è accentuato a partire dal 2016 con un vero e proprio crollo del prezzo da 6,35 a 2,90 euro in meno di un mese e mezzo. Il mancato ritorno stabile sopra i 4,00 euro ha provocato nuovi ribassi fino al minimo di 1,903 euro di fine settembre, e nelle ultime settimane Ubi sembra aver trovato un equilibrio attorno a 2,25 euro all’interno di un trading range delimitato tra 2,00 e 2,50 euro. La fase ribassista si è attenuata, e il prezzo sta cercando ora di riportarsi verso la parte superiore del range di riferimento.

Nel Report Operativo n°160 mandato lunedì 10 ottobre ai nostri clienti si suggeriva di monitorare il titolo Ubi Banca, che si stava avvicinando alla resistenza dinamica ribassista di medio periodo passante per 2,23 euro, per tentare l’acquisto in caso di breakout di questo livello con stop loss sotto 2,17 euro e primo obiettivo 2,50 (intermedio 2,40/42 euro). Il segnale di acquisto è scattato nella stessa seduta del 10 ottobre e dopo qualche incertezza, con successivo arretramento a 2,19/20 euro, il prezzo ha sviluppato una long white il 12 ottobre salendo fino a 2,34 euro. Segnali contrastanti dai candlesticks con una sequenza di dark cloud cover, white upper shadow e doji shooting star attorno all’area dei 2,35 euro, mentre oggi possiamo rilevare la timida prosecuzione del rialzo con una small white a ridosso di 2,388 euro e stocastico lento che entra nell’area di ipercomprato. Lo sviluppo di questo movimento impulsivo rimane in coerenza con la serie di minimi crescenti che determina un supporto di breve pasante per 2,315 e che domani si alzerà a 2,35 euro. Siamo in profitto lordo del +6,99% (al prezzo di 2,388) e manteniamo con tranquillità posizionando il trailing profit sotto quota 2,35 euro, livello al quale andremo a consolidare un profitto minimo del +5,28%. Obiettivi a 2,40/42 euro e poi 2,50 euro, al raggiungimento del quale andrei a prendere profitto.

Enel si muove da sei mesi attorno a quota 3,90 euro e per tre volte è stata respinta dalla resistenza statica individuabile in area 4,16/17 euro, mentre verso il basso il prezzo ha realizzato uno spike a 3,54 a causa della Brexit dello scorso giugno. Dall’inizio del 2016 è possibile individuare un trend moderatamente rialzista che si ottiene unendo i minimi relativi di febbraio, giugno e ottobre, con supporto dinamico che transitava nei giorni scorsi a quota 3,70 euro. Il trend primario invece è ancora moderatamente ribassista. Nel breve periodo, a partire dallo scorso 8 settembre, ENEL ha sviluppato una serie di massimi decrescenti effettuando una flessione da 4,15 euro a 3,70 euro. Attualmente la curva è ancora inserita in questa fase correttiva che verrebbe interrotta solo con il ritorno sopra 3,90 euro.

Nel Report Operativo n°160 mandato lunedì 10 ottobre ai nostri clienti si suggeriva di attendere il test del supporto dinamico rialzista a 3,70 euro per tentare un acquisto sul titolo Enel, con stop loss da posizionare sotto 3,64 euro e obiettivi 3,85 e poi 4,00/02 euro. L’acquisto è entrato con la correzione del 13 ottobre, (nb: posizionandosi sul book in pdn denaro a 3,70 non si aveva la certezza di chiudere l’eseguito, e diversi abbonati mi hanno scritto in questo senso) e il prezzo ha ripreso subito a salire portandosi in poche sedute a ridosso del primo obiettivo 3,85 euro. Oggi tale resistenza statica viene superata e Enel sale fino a 3,89 euro per azione, un prezzo al quale stiamo realizzando un profitto lordo pari al +5,13%. Vedete che il titolo è ancora sotto la resistenza dinamica ribassista di breve periodo che passa a 3,90 euro, e solo sopra questo livello ci sarebbe spazio per il secondo obiettivo in area 4,00 euro. Lo stocastico lento è uscito dall’ipervenduto ma risulta ancora scarico e quindi il rimbalzo potrebbe proseguire nelle prossime sedute. Manteniamo dunque con target 4,00 e posizioniamo subito l’uscita in trailing profit sotto 3,85 euro in modo tale da consolidare il primo obiettivo e bloccare un profitto lordo minimo del +4,05% su questa operazione.

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