Il Fib, il future sull’indice Ftse Mib, ha proseguito la fase discendente, scivolando oggi fino a 16.160 punti, vale a dire sugli stessi minimi intraday già saggiati un paio di volte nel corso del mese di novembre. Il quado di fondo resta pertanto debole, anche se gli oscillatori già scarichi potrebbero permettere un rimbalzo di alleggerimento della pressione ribassista. E tale resterà fino a quando i corsi non saranno in grado di oltrepassare in area 16.510 la resistenza di breve termine, mentre per superare quella disegnata dai top di fine ottobre occorre che il Fib torni al di sopra di 16.770 punti.
Operativamente, il ritorno al di sopra di 16.350 punti avrebbe come primi target al rialzo l’area di 16.510 prima, 16.650 poi e ancora 16.770 e ancora 16.860/80 e infine la soglia dei 17.000 punti. Per contro, l’eventuale cedimento di 16.160/40, favorirebbe una nuova discesa prima verso 16.000 in prima battuta e in seguito a 15.855 (minimo del 30 settembre). M.M.
