Obbligazionario fra Trumpflation e Bce

di Alberto Biolzi, Responsabile Advisory di Cassa Lombarda

L’obbligazionario presumibilmente continuerà a scontare negativamente le aspettative di rialzo dell’inflazione (cosiddetta “Trumpflation”).

Gli investitori restano piuttosto tesi con l’approssimarsi di eventi importanti quali il referendum costituzionale italiano del 4 dicembre e la riunione della Bce del prossimo 8 dicembre. Gli spread periferici dovrebbero continuare a restare volatili/in allargamento, mentre il Bund potrebbe beneficiare di un movimento di avversione al rischio. Il recente rialzo dei rendimenti dei bond governativi di Eurozona appare render meno urgente una modifica delle regole di acquisto di bond da parte della Bce, riducendo il rischio di scarsità di strumenti. Il mercato si attende un’estensione del QE di 3-6 mesi.

La settimana americana sarà “corta” con le festività del Thanksgiving (mercati equity e bond chiusi giovedì 24 novembre) e il Black Friday (venerdì 25 novembre borse aperte solo mezza giornata). Questo avrà un impatto negativo sui volumi, che si prevedono in significativa discesa.

I dati macro di Eurozona dovrebbero confermare una crescita moderata nel periodo autunnale/invernale (vedi Pmi Manifatturieri, Pil Germania del terzo trimestre e Ifo tedesco). Negli Stati Uniti, il focus macro sarà su: vendite di case esistenti e nuove, ordini di beni durevoli.

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