Small e mid cap italiane confermano il buon andamento dell’economia

A cura di Gilles Guibout, gestore del fondo Pir Axa Wf Framlington Italy di Axa Investment Managers
L’incertezza legata alle dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sui dazi alle importazioni e ai timori su alcuni titoli tecnologici americani si è tradotta recentemente in avversione al rischio. Gli investitori temono che il protezionismo di Trump possa avere un impatto negativo sulla crescita mondiale. Un freno alla crescita potrebbe inoltre arrivare da alcuni titoli tecnologici che finora avevano trainato le performance.
Questa incertezza ha pesato sui mercati azionari, mentre quelli obbligazionari hanno visto un rialzo, con il decennale governativo tedesco tornato sullo 0,50, e quello italiano tornato sui minimi nonostante l’incertezza legata alla situazione politica. Lo spread BTP-Bund è tornato ai minimi da inizio anno.
Mercato italiano: titoli ciclici penalizzati da incertezza e avversione al rischio
I titoli più penalizzati sul mercato italiano per l’aumento dell’incertezza e dell’avversione al rischio sono stati quelli ciclici (finanziari e industriali). Di conseguenza, anche il nostro fondo ha sofferto soprattutto sul lato ciclico.
Per circa i due terzi hanno pesato sulla performance del fondo i titoli CNH e Datalogic e la mancanza di esposizione al titolo Enel. Per il resto ha pesato il ribasso dei titoli bancari, penalizzati dal ribasso dei tassi. CNH ha perso il 10% dopo l’annuncio delle dimissioni del CEO Richard Tobin, mentre Datalogic ha perso il 17% dopo avere annunciato numeri un po’ sotto le attese dal punto di vista della crescita nel quarto trimestre 2017.
Anche se il mercato ha penalizzato questi titoli, continuiamo a mantenere una view positiva su entrambe le società e consideriamo piuttosto il ribasso come un’opportunità per rafforzare questi titoli in portafoglio.
Di recente abbiamo inoltre partecipato a una conferenza italiana sulle small e mid cap, una buona occasione per incontrare molte società in cui investiamo che hanno confermato il buon andamento dell’economia italiana. Siamo quindi fiduciosi sul resto dell’anno.
Sul breve periodo, riteniamo che il mercato continuerà a reagire alle dichiarazioni protezionistiche del presidente americano, che per noi tuttavia rappresentano un rischio piuttosto contenuto in quanto le consideriamo fatte a scopo elettorale. Per noi non cambia lo scenario macro e riteniamo che questi ribassi siano piuttosto un’opportunità per rafforzare alcune posizioni.

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